
E’ triste dirlo, ma l’Ancona sembra essersi nuovamente infilata in un tunnel, proprio come nel girone d’andata. Allora il momento...
E’ triste dirlo, ma l’Ancona sembra essersi nuovamente infilata in un tunnel, proprio come nel girone d’andata. Allora il momento no cominciò con le sconfitte con Chieti e Vigor e proseguì fino al 4-0 di Termoli. Adesso è diverso, ma è anche una squadra differente, più matura e collaudata. Sette partite e sei punti, ma perché c’è la vittoria con la Vigor che rende la serie meno nera e un po’ meno preoccupante. I numeri dicono che l’Ancona ha perso tre delle ultime quattro sfide in casa, gli altri tre punti dei sei conquistati li ha ottenuti fuori, spesso senza brillare. Come a Sora e Civitanova. Magari non sarà una questione motivazionale, magari sarà solo un periodo negativo: c’è uno staff tecnico incaricato di esaminare, cercare soluzioni e prendere quelle decisioni che possono portare a invertire la rotta.
La serie positiva cominciata con il pari con l’Aquila e conclusa con la vittoria di Isernia con cui i dorici hanno inaugurato il 2025, ormai è lontana. Che con il mercato invernale l’Ancona si sia rafforzata molto relativamente è un dato di fatto. Così, nelle giornate in cui tutto funziona, questa squadra è capace di cose pregevoli, le giocate di Alluci, i gol di Martiniello, una notevole solidità difensiva.
Ma quando, invece, le cose non funzionano, allora diventa una formazione che non convince, incapace di creare limpide occasioni da gol, distratta nei momenti cruciali, senza quella carica agonistica che le servirebbe per affrontare avversari con meno qualità ma che giocano con il coltello tra i denti. Sei punti nelle ultime sette gare sono una media da retrocessione diretta: è chiaro che è solo un momento no, ma che rischia di gettare al vento la stagione. Ora, infatti, il Fossombrone è a un solo punto, e l’Ancona a marzo è attesa dalla trasferta di Recanati, dalla partita in casa con la Samb, da quella di L’Aquila e dalla gara interna con l’Atletico Ascoli.
Tre derby su quattro gare, due sfide alle big. Ma, soprattutto, la prossima sfida di Recanati contro un avversario che viene dal ko di Fossombrone e che non naviga in acque sicure. E’ il mese in cui si decidono i campionati e ai dorici servirà una dote che non hanno dimostrato spesso ma che non si compra sul mercato: l’attitudine alla lotta, a conquistare palloni, a scendere nell’agone con il carattere degno del cavaliere armato. I giocatori non devono guardare solo al rinnovo del contratto per il prossimo anno: c’è un campionato da onorare e una tifoseria cui renderne conto.
Giuseppe Poli