"Un’iniziativa sicuramente molto interessante, con 37 paesi coinvolti, la prima volta in Italia e ovviamente la prima volta ad Ancona e sta andando tutto molto bene. Allo stato attuale nessun rilievo di sorta per quanto riguarda l’ordine della sicurezza pubblica, anzi direi un plauso a questi ragazzi che hanno collaborato, si sono interfacciati, hanno condiviso, un bello spot per questa città". Lo ha detto il questore di Ancona, Cesare Capocasa presente ieri mattina al Ridotto delle Muse durante l’incontro promosso dall’Anci e dedicato al ruolo delle città universitarie nel futuro dei giovani e l’impegno degli amministratori pubblici.
Si è svolto, in via preliminare un Comitato in prefettura "per valutare quali potevano essere le ricadute anche sotto il profilo dell’ordine della sicurezza pubblica, vista la numerosa presenza di studenti, abbiamo messo a punto un dispositivo non troppo pesante. Perchè abbiamo dato fiducia a questi giovani, anche se i numeri erano importanti, e tutto si è svolto con molta tranquillità, con molto ordine, nel rispetto reciproco ma rispetto anche nei confronti della città" ha spiegato Capocasa ammettendo che "non abbiamo avuto molto da fare se non vigilare, osservare questo sì ed essere presenti proprio per evitare che ci fossero qualcuno che magari non aveva interessi positivi sotto questo aspetto o per quanto riguarda queste finalità".
Per Marco Battino, Assessore alle Università, Politiche Giovanili del Comune ospitante, "Ancona ha accolto in maniera fantastica 1.200 studenti e, per qualche giorno è il centro d’Europa, il luogo dove le culture si incontrano, si scambiano e si arricchiscono a vicenda e oggi in particolare è un’occasione di condivisione e confronto utile a tutti gli amministratori locali e gli stakeholders che contribuiscono a costruire le politiche giovanili nelle nostre città. Dare un futuro formativo e lavorativo di qualità ai nostri giovani è per noi una priorità e, insieme ad Anci Marche e all’Università oltre a tutti gli attori istituzionali coinvolti, è una sfida che possiamo vincere".