GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Sopralluogo a Torrette. Viaggio nel cratere del nuovo Salesi: "Pronto nel 2026"

Opera imponente: scavo di 110 per 100 metri con una profondità di 9. Installata la gru più grande operante nei cantieri della Regione.

Opera imponente: scavo di 110 per 100 metri con una profondità di 9. Installata la gru più grande operante nei cantieri della Regione.

Opera imponente: scavo di 110 per 100 metri con una profondità di 9. Installata la gru più grande operante nei cantieri della Regione.

In apertura, guardando al fermento dietro di sé, alza l’asticella: "Le Marche si candidano a diventare una delle regioni più moderne d’Europa per l’erogazione di servizi sanitari, grazie alle infrastrutture nuove ed efficienti che stiamo costruendo". Poi, sull’orizzonte di lungo periodo, traguarda l’obiettivo: "A dicembre 2026, da un punto di vista strutturale, questo ospedale sarà finito secondo i tempi che ci segnalano i tecnici in questo momento. L’abbiamo dimostrato con l’Inrca, lo stiamo dimostrando con il Salesi: in cinque anni è possibile costruire nuovi ospedali". Assieme a dirigenti e operai, l’assessore regionale all’Edilizia sanitaria Francesco Baldelli guida il sopralluogo nel cuore del nuovo Salesi. È un cantiere in movimento, in un viavai continuo di mezzi, dopo che sono stati risolti i nodi delle interferenze. "Qua dentro – dice il rappresentante della Giunta Acquaroli – scorreva il fosso della Lodola che oggi, adeguato alle esigenze della meteorologia, è stato spostato ai margini del cantiere. Inoltre al centro passavano i cavidotti dell’ospedale di Torrette. E non solo stiamo costruendo cavidotti e servizi per il Salesi, ma stiamo anche potenziando e mettendo in sicurezza l’ospedale stesso, grazie ad un anello di alimentazione elettrica che ruota attorno alla principale cittadella regionale della salute".

Avanti con l’opera di scavo. Un cratere imponente: 110 per 100 metri, una profondità di nove. Poi si passerà all’edificazione del Pediatrico. Sei livelli. I due piani interrati per servizi tecnici, diagnostica e spazi per il personale, quasi 30mila metri quadrati che comprendono anche Morgue e isola ecologica. Poi, dopo la variante progettuale voluta per garantire un percorso materno-infantile integrato, dietro richiesta dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche nel 2022, sorgeranno sopra quattro piani con 201 posti letto (82 in più sul progetto originario). Il costo complessivo dell’opera: 84 milioni. Nella pancia del Salesi è già installata la più grande gru operante nei cantieri marchigiani: 42 metri con un braccio di 70.

Assieme all’assessore Baldelli, anche il direttore generale dell’Aoum Armando Gozzini che invece si sofferma su quel fatidico giorno in cui, contemporaneamente, sorgeranno "due Salesi". Il vecchio, in via Corridoni, nel cuore di Ancona. Il nuovo, a Torrette. "Da tre mesi abbiamo già riunito una task force aziendale, composte da figure apicali come l’ingegnere della Clinica, l’ufficio tecnico e il Provveditorato, al fine di disegnare i bisogni e renderli visibili e operativi". Gozzini fa riferimento "agli arredi, dai letti alle lampade, o a come funzionerà la sala operatoria". Esempi che, però, servono per segnare passato e futuro in quanto, insiste, "abbiamo del tempo per presagire i dettagli, così quando potremo entrare, arriveremo e saremo pronti per arredare". Le misure strutturali sono raccolte in tredici punti per favorire il "passaggio ponte tra il vecchio e il nuovo Salesi", aggiunge il dg. "Oltre alle questioni burocratiche, tra concorsi e procedure, porteremo verso Torrette la Ginecologia del Salesi vecchio, ma per il momento non nel nuovo Salesi – chiarisce Gozzini –. Ci metteremo i laboratori, la Genetica medica e anche la Farmacia del Salesi vecchio a Torrette. Questo consentirà di svuotare la struttura del Salesi vecchio e rendere già operative delle attività dove verrà poi edificato il nuovo Salesi".

Non meno rilevanti, tornando al cantiere, alcuni interventi nell’ottica della sostenibilità ambientale. Andrea Bartoli, dirigente regionale all’Edilizia sanitaria, ospedaliera e scolastica riferisce che, durante le demolizioni, "sono state tolte circa 30 tonnellate di materiali contenenti amianto che erano presenti nelle vecchie Morgue e Centrale termica". Eliminato quel materiale, quello che invece è riutilizzato – ovvero scarti delle demolizioni di parti in muratura e calcestruzzo o inerti – "viene riciclato nel campo prova, per fare i sottofondi. Ne abbiamo migliaia di metri cubi. Applichiamo così il principio di economia circolare e portiamo via dal cantiere il minimo indispensabile, per non prendere altro materiale dalle cave". Non per ultimo, i lavori che procedono parallelamente per "il nuovo parcheggio, investimento di 7 milioni, per risolvere i cronici problemi della sosta – chiude Baldelli – e la predisposizione di un cunicolo tecnico che collegherà i sotterranei di Torrette al nuovo Salesi".