MARINA VERDENELLI
Cronaca

Sospetta un tradimento. Minaccia, picchia la moglie e la costringe a fare sesso

L’avrebbe anche filmata per poterla ricattare davanti ai figli minorenni

L’avrebbe anche filmata per poterla ricattare davanti ai figli minorenni

L’avrebbe anche filmata per poterla ricattare davanti ai figli minorenni

Scopre che la moglie si messaggia con un altro uomo e la riempie di botte costringendola ad avere rapporti sessuali e a gesti di autoerotismo che avrebbe filmato con il cellulare per poterla poi ricattare. L’aggressione, durata due giorni, il 14 e il 15 aprile dello scorso anno, a più riprese, dentro e fuori casa, ha portato la Procura a chiedere il giudizio immediato per un 32enne nativo del Lazio ma residente a Staffolo, accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza dei figli minorenni e lesioni. Il processo si è chiuso ieri con una assoluzione per i maltrattamenti e una condanna ad otto mesi per le lesioni, pena sospesa solo se frequenterà un percorso rieducativo per uomini violenti. La moglie, una 28enne, anche lei nativa del Lazio, aveva sporto denuncia ai carabinieri il 15 aprile del 2024, dopo le continue violenze e soprusi che avrebbe subito dal marito. Il giorno prima, stando alle accuse, il coniuge era tornato a casa dal lavoro dicendole che aveva scoperto che lei si scambiava messaggi con un collega di lavoro in fabbrica. Per questo l’aveva trascinata in camera da letto per prenderle il telefonino e controllare i suoi sospetti. Trovate le conferme dei messaggi aveva innescato un violento litigio, incurante della presenza in casa anche dei figli minorenni, impauriti per le urla sentite. Poi avrebbe preso la moglie per portarla a casa della madre di lei e svergognarla davanti a tutta la sua famiglia accusandola di un presunto tradimento. In serata, dopo aver messo i figli a letto, avrebbe obbligato la moglie a fare un giro in auto con lui. L’avrebbe chiusa senza farla uscire e l’avrebbe picchiata offendendola: "Sei una p... ho ucciso una persona e ammazzo anche te". Tornati a casa ci sarebbe stato l’abuso sessuale e i video. La mattina dopo avrebbe riportato via la moglie per picchiarla ancora. A salvarla è stata la madre che ha mandato il fratello di lei a casa della coppia per far uscire la figlia e porre fine alle percosse. Andata in ospedale i medici le avevano riscontrato lesioni per 20 giorni di prognosi. Ai carabinieri aveva poi riferito dei soprusi vissuti anche in precedenza. La donna era parte civile con l’avvocato Luca Polita, chiedeva un risarcimento di 20mila euro. L’imputato era difeso dall’avvocato Andrea Nocchi e ha sempre respinto le accuse.

Marina Verdenelli