
I cittadini di San Rocchetto si sono apertamenti schierati contro lo scalo merci
Quella lettera arrivata al sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani ha scatenato il putiferio ieri. E’ da parte della Rete ferroviaria italiana e riguarda il progetto di fattiibilità tecnica ed economica della nuova stazione merci a San Rocchetto. Nella missiva si legge che "Con riferimento alla delibera comunale con cui Castelfidardo chiede a Rfi di rivalutare la possibilità di delocalizzare tale intervento in un sito più idoneo, restando a disposizione per l’apertura di un tavolo tecnico finalizzato a tale scopo, si rappresenta preliminarmente che la Regione con delibera di giunta del 25 febbraio ha espresso parere favorevole ai fini dell’intesa Stato-Regione in ordine alla localizzazione della stazione in progetto".
Il primo cittadino e Marta Ruggeri, capogruppo M5s in Consiglio regionale, affermano: "È appena arrivata la risposta di Rfi alla richiesta di delocalizzazione della stazione merci del Comune di Castelfidardo e indovinate un po’ cosa ci dice? Che la Regione Marche ha dato parere favorevole alla localizzazione dell’intervento in progetto con la delibera di giunta del 25 febbraio scorso. Inoltre, nel merito dell’interferenza con il progetto della Ciclovia Adriatica, gli uffici del Settore Infrastrutture e Viabilità della Regione Marche, coinvolto nell’iter autorizzativo, ha espresso parere favorevole all’intervento a condizione che Rfi spa provveda alla realizzazione di un tratto della ciclovia Adriatica. In sostanza basta costruire una pista ciclabile e il progetto a loro sta bene così. Chi glielo spiega all’assessore Baldelli e ai consiglieri di maggioranza che se ritengono inopportuna la stazione a Castelfidardo lo devono mettere nero su bianco con un atto formale? E pensare che c’è chi ha il coraggio di andare dai cittadini a raccontare l’esatto contrario".
L’area individuata per la realizzazione del progetto di stazione merci si colloca nelle immediate vicinanze della Selva di Castelfidardo e del Parco del Conero, in una zona a rischio esondazione fluviale e in prossimità della curva di innesto alla statale 16, motivi che hanno sollevato un coro di no tra politici e residenti che stanno mandando avanti la battaglia anche con una raccolta firme. L’assessore alle Infrastrutture Stefano Aguzzi in Consiglio regionale a inizio mese aveva detto: "C’è un equivoco di fondo, non è competenza della Regione individuare il sito. Quel luogo infatti è stato scelto dal Ministero. La giunta regionale farà sì che il responsabile ne individui un altro. In ogni caso manca la conformità urbanistica e questo la Regione lo può dire".
Ieri sera un incontro partecipato a Osimo Stazione per parlare del tema caldo alla presenza del referente di Rfi.
Silvia Santini