Ancona, 19 gennaio 2018 - L’escursionismo? Da qualche tempo lo si può fare in città. Bastano un paio di scarpe da trekking e un percorso. Ancona, offre un itinerario tutto in centro: da piazza Cavour fino a via Matteotti passando per piazza Pertini. I marciapiedi di questa zona sono infatti tra i migliori per livello di difficoltà. Si trovano: buche, affossamenti, dislivelli ovvero tutto ciò che occorre per prepararsi ad una delle tre discipline richieste dalla competizione Ironman. Si può iniziare da piazza Cavour dove arrivando, e scendendo direttamente dall’autobus, si dovrà schivare velocemente una fossa priva di pavimentazione. Quando con la punta della scarpa avrete urtato la mattonella rialzata rispetto a dove avete appoggiato il piede, nel perdere inevitabilmente l’equilibrio si dovrà essere così bravi da fare subito da appoggio con l’altra gamba o si finirà a terra perdendo tempo e punti nei confronti degli altri concorrenti.
Purtroppo non è però così ironica la situazione dei camminamenti cittadini. In questi ultimi mesi infatti, sono stati oltre una decina gli anziani finiti a terra, provocandosi anche dei seri traumi facciali o la rottura del bacino. L’ultimo episodio è avvenuto proprio mercoledì, dove una 86enne è finita lunga distesa sul marciapiede di via Pizzecolli, all’altezza con via Matas. Le insidie effettivamente sono ovunque, e soprattutto in centro. All’inizio di piazza Cavour, lungo il marciapiede che costeggia corso Stamira, una vera e propria buca fa bella mostra di sé. Se non ci si cade infilandoci direttamente un piede, il pericolo arriva per chi indossa i tacchi. Pavimentazione frantumata anche tra via Salomone e corso Stamira dove i pezzi del lastrone ci sono tutti, anche se ridotti a tasselli di un puzzle; pezzi che se però non vengono fissati, inizieranno a scomparire lasciando solo altri e nuovi buchi su quello che inoltre dovrebbe essere uno scivolo per disabili. Piazza Pertini è invece una distesa di cemento dove non dovrebbero esserci problemi se non quelli dovuti ad alcune grate (dove in passato era sprofondato pure un mezzo di Anconambiente) che risultano a volte ad un livello superiore rispetto al piano. Spostandoci in via Matteotti, il buco che troviamo su un marciapiede è fatto invece dal finale di una grondaia che un tempo scendeva dal muro di un palazzo e che non è mai stato chiuso.
E’ invece decisamente devastato il camminamento di Largo Cappelli, e lo è non solo lungo la ‘passeggiata’, ma pure all’altezza degli attraversamenti pedonali. Qui, mancano centimetri e centimetri di marciapiede consumati dal tempo e dalla mancanza di manutenzione. Si cammina insomma osservando continuamente a terra. A farlo, ovviamente, sono soprattutto le persone più anziane. Quello che poi dà all’occhio, è pure il fatto che molti sampietrini si trovano spostati ai lati della strada. Dei veri e propri mattoni che potrebbero essere utilizzati per spaccare i finestrini delle auto oppure essere lanciati contro qualcosa o qualcuno. Oddio, forse è troppo pensare una cosa del genere? Eppure era il 19 luglio scorso quando un tunisino è stato denunciato dalla polizia mentre, armato di un sampietrino, minacciò prima di lanciarlo contro la struttura e poi verso gli agenti intervenuti per calmare gli animi. Nulla è dunque impossibile. Nemmeno sistemare i marciapiedi.