GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"Sversamenti stop, entro 5 anni maxi opera per un mare più pulito"

Il direttore di Viva Servizi svela: "Veniamo da un’estate con altre 11 ordinanze di divieto: acceleriamo"

Il direttore di Viva Servizi svela: "Veniamo da un’estate con altre 11 ordinanze di divieto: acceleriamo"

Il direttore di Viva Servizi svela: "Veniamo da un’estate con altre 11 ordinanze di divieto: acceleriamo"

Dalla posa della "prima pietra", cinque stagioni per dire basta agli sversamenti a mare. Lo spiega il direttore generale di Viva Servizi, Moreno Clementi dopo l’informativa periodica della società sul progetto da 45 milioni di euro per risolvere la cronica problematica che affligge i litorali di Ancona e Falconara.

Direttore Clementi: lo stato dell’arte?

"Veniamo da un’estate in cui sono state emesse altre undici ordinanze preventive di divieto di balneazione su Ancona e otto su Falconara (16 più 12 nel 2023, ndr). Dunque abbiamo fornito quell’aggiornamento ai cittadini per far capire che le cose fatte, dal 2019 quand’è stato approvato il documento preliminare alla progettazione ad oggi, sono molte. I tempi creano imbarazzo, è indubbio. Ma sono fisiologici quando si opera in un Paese della complessità qual è l’Italia. Per un’opera simile, secondo le statistiche nazionali, occorrono in media tra 10 e 12 anni".

E voi a che punto siete?

"Tolti gli anni del Covid, che hanno portato dei rallentamenti, abbiamo individuato correttamente i tracciati dove realizzare le condotte, abbiamo individuato le proprietà con le quali concordare accordi bonari per indennizzare i privati e redatto un piano particellare per posare i tubi in quei siti, abbiamo chiesto autorizzazioni ai vari enti, Capitaneria, Authority, Rfi, Dogane e Provincia. Quella delle interlocuzioni, la fase più articolata. Ma siamo alla fine di questo percorso".

Cioè?

"Da qui a pochi mesi inizierà la fase realizzativa. E da quando partiremo con le prime opere, stimiamo in quattro, cinque stagioni al massimo di completare il progetto per contenere il fenomeno degli sversamenti a mare e divieti di balneazione. In quattro anni siamo partiti, cinque ci occorrono, in nove anni – e se ci sono margini, l’obiettivo è ridurli ulteriormente – realizzeremo l’opera, rientrando abbondantemente in tempi che, seppur imbarazzanti, sono i tempi medi nazionali".

Quali i primi cantieri?

"Per il lotto 1, Ancona, si inizierà con la separazione del fosso della Palombina. Un’attività che partirà prima perché non ha bisogno di tante autorizzazioni, ma solo di un’interlocuzione con le Ferrovie che auspichiamo si concluderà a breve. È un intervento, questo, di grande impatto ambientale, perché elimineremo alcuni scarichi di acque reflue e creeremo le condizioni per il collettore di trasferimento e la realizzazione dell’impianto di sollevamento, dando concretamente avvio alla fase di realizzazione su Ancona. Su Falconara potremmo dire che la fase realizzativa è già cominciata, in quanto sono già state affidate ad un progettista le opere di difesa della costa che prevedono interventi sulle scogliere e il ripascimento dell’arenile. Opere necessarie e propedeutiche alla realizzazione dei manufatti che costituiscono il cuore degli interventi dei lotti 2 e 3".

Poi la novità: arretrare i tracciati. Di qui un tavolo aperto con Rfi?

"Corretto. Abbiamo rivisto i tracciati anche con questa logica, affinché le opere siano meno impattanti possibili. I progettisti consegneranno a breve gli elaborati per le ulteriori finalità che abbiamo assegnato".