"Tante Potes, ma i territori non sono coperti"

"Tante Potes,  ma i territori  non sono coperti"

"Tante Potes, ma i territori non sono coperti"

"Nelle Marche c’è il sistema di emergenza più costoso d’Italia. E’ tutto doppio rispetto allo standard. Due eliambulanze quando le linee guida nazionali a fatica ne giustificano una sola. Dovrebbe avere una centrale operativa e ne ha 4". L’analisi è del direttore Asp 9 Franco Pesaresi. "Le Postazioni territoriali dell’emergenza sanitaria (Potes) - aggiunge - secondo gli standard nazionali dovrebbero essere 74 e invece ne sono previste 107 (maggior costo solo delle Potes, 7,9 milioni), ecc. Sarebbe un’ottima cosa se questa organizzazione super-importante fosse giustificata dalla volontà di coprire adeguatamente tutto il territorio regionale. Ma purtroppo non è così, la rete è cresciuta sospinta dalla politica. La rete territoriale marchigiana dell’emergenza è molto diffusa ma mancano i dati relativi alla sua efficacia, almeno potenziale. La localizzazione delle Potes deve essere fatta in modo da coprire tutto il territorio regionale (in genere almeno il 90%) entro i tempi di percorrenza indicati dalle linee guida nazionali e dalla legge regionale. Il problema è che nonostante questo grande dispendio di risorse nessuno sa se il territorio è adeguatamente coperto. Nessuno sa se sono raggiunti gli obiettivi (8 minuti per le aree urbane e 20 minuti per le aree extraurbane per raggiungere con le ambulanze del 118 le persone da soccorrere) perché la rete non è stata costruita come si dovrebbe – sulla base di uno studio scientifico con l’obiettivo di coprire tutta la popolazione – ma sulla base di una serie di pressioni successive a cui si è dato seguito, spesso come compensazione di altri servizi ridimensionati".