PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Terremotati: danno e beffa: "Niente soldi per la ricostruzione. Disperati ma disposti a tutto"

L’emendamento da inserire nella Finanziaria proposto dal Commissario Castelli è stato bocciato. Uno dei coordinatori del Comitato che rappresenta centinaia di sfollati: "Non ci fermiamo qui".

Terremotati: danno e beffa: "Niente soldi per la ricostruzione. Disperati ma disposti a tutto"

"Purtroppo il mio emendamento da inserire nella Finanziaria 2023 alla fine è stato bocciato e questo significa che la struttura ‘Sisma’ che io dirigo non ha alcun potere per intervenire sulle pratiche della ricostruzione". Poche, lapidarie parole quelle che ha usato il Commissario Straordinario per il Sisma del 2016 nel centro Italia, Guido Castelli (competente anche per il terremoto del 9 novembre 2022 che ha colpito soprattutto la città di Ancona) nel rispondere a uno dei coordinatori del Comitato 7.07, Carlo Terracciano. I soldi per la ricostruzione, più volte annunciati per rassicurare le 131 famiglie anconetane lasciate nel limbo della disperazione, e con essi rischiano di chiudersi anche i rubinetti dei Cas, i Contributi di autonoma sistemazione, erogati ai terremotati dall’aprile scorso; con la scadenza dello stato di emergenza ad aprile 2024, per il mancato rifinanziamento, queste persone rischiano di restare con il cerino in mano.

Tradotto: "Significa che alla fine di tutto non otterremo nulla e che le nostre case le abbiamo praticamente perse – sono le parole di Terracciano, molto provato dalla situazione – Quando al Commissario Castelli ho chiesto cosa sarebbe stato dunque di noi, del nostro futuro e delle nostre speranze, la comunicazione via messaggi si è interrotta. Oltre il danno la beffa, quella di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte sua, né al sottoscritto né agli altri nelle stesse condizioni. Se non mi fossi accorto io che c’era qualcosa di strano nel testo della Finanziaria, Castelli forse non ci avrebbe mai fatto sapere nulla. Una cosa è certa, adesso noi non accetteremo passivamente la cosa. Domani (oggi, ndr) manifesteremo davanti alla Regione, ma siamo disposti davvero a tutto per essere ascoltati e salvati, perché ne abbiamo diritto".

L’emendamento promesso dall’ex sindaco di Ascoli e assessore regionale, prima dell’elezione in Senato, doveva aggirarsi complessivamente per i territori del Pesarese e dell’Anconetano tra i 40 e i 60 milioni di euro: dai ristori per gli affitti alla ricostruzione, sia pubblica che privata. Ricordiamo che solo ad Ancona tre scuole sono state dichiarate inagibili, ma in quel caso i fondi per le opere di recupero sono state finanziate. Questi sono i numeri relativi alla popolazione colpita dalla scossa del 9 novembre 2022 ad Ancona: 13 edifici completamente inagibili per 64 nuclei familiari e 131 persone; 29 edifici interdetti parzialmente per 229 nuclei familiari e 428 persone; 12 edifici in cui sono stati rilevati danni gravi con 103 nuclei familiari e 191 persone coinvolte. Il vicesindaco Zinni, si è detto disponibile a fare il possibile per far inserire la vicenda dei nostri terremotati nel Decreto Mille Proroghe.