
Il detenuto, 25 anni, pugliese, avrebbe studiato il trucchetto per introdurre cocaina e hashish all’interno del carcere di Barcaglione
Torna in carcere dopo un permesso premio e lo trovano con dieci ovuli di droga ingeriti nello stomaco. Il detenuto, 25 anni, pugliese, avrebbe studiato il trucchetto per introdurre cocaina e hashish all’interno del carcere di Barcaglione ma la polizia penitenziaria, insospettita da una serie di atteggiamenti che il giovane avrebbe tenuto nei giorni precedenti all’interno della casa circondariale, ha deciso di sottoporlo ad alcuni accurati accertamenti. Il pugliese era dietro le sbarre per precedenti per droga, legati al mondo dello spaccio, e gli sarebbero mancati pochi mesi per finire la pena a cui era stato condannato.
Rientrando dal permesso premio, i poliziotti lo hanno condotto in ospedale, a Torrette, per verificare se i loro sospetti erano fondati. I medici hanno proceduto ai controlli con apparecchi diagnostici individuando in effetti dieci palline nello stomaco del 25enne, da poco ingerite. Per aver la conferma che contenessero droga, si è dovuto attendere un giorno e aspettare che il detenuto li espellesse autonomamente. Quelle palline all’interno avevano 50 grammi di sostanza stupefacente, in gran parte hashish e per il resto cocaina. Droga pura dall’alto principio drogante. Il 25enne è stato arrestato. Le manette risalgono alla fine di settembre ma la notizia è trapelata solo ora che la Procura ha chiesto il giudizio immediato per il pugliese che andrà a processo il prossimo 4 febbraio. A settembre l’arresto era stata convalidato rimettendolo in carcere e senza più permessi premio che lo autorizzavano ad uscire. Stando alle accuse il giovane si sarebbe rifornito della droga durante la libera uscita e l’avrebbe portata in carcere per spacciarla ad altri detenuti. La sua posizione la chiarirà meglio al processo.
ma. ver.