Torrette, ospedale caos Tagliati 60 posti letto, reparti senza infermieri e liste d’attesa infinite

Su 18 camere operatorie sono rimasti appena 4 tecnici radiologi ed è per questo che gli interventi sono pochi. Il nodo dei 500 precari.. Difficoltà si registrano in diverse aree. E ora arriva il periodo delle ferie.

Torrette, ospedale caos  Tagliati 60 posti letto,  reparti senza infermieri  e liste d’attesa infinite

Torrette, ospedale caos Tagliati 60 posti letto, reparti senza infermieri e liste d’attesa infinite

di Pierfrancesco Curzi

Mancano i tecnici radiologi nelle sale operatorie: a Torrette liste d’attesa infinite nell’area chirurgica. Tra le figure necessarie, determinanti piuttosto, per mandare avanti l’attività operatoria ci sono proprio i tecnici di sala che però a Torrette latitano. Dati alla mano, ne restano 4 su 18 camere operatorie e la loro esiguità rallenta la parte operativa. Uno dei tanti motivi che spiegano come mai l’attività di elezione, ossia gli interventi programmati, stia andando alla deriva, a Torrette come nel resto della sanità pubblica marchigiana. La musica non cambia per tutta la diagnostica, con la maggior parte delle agende chiuse. Chi vuole prenotare un esame o una prestazione ambulatoriale fa prima a farsi il segno della croce, a meno di non accettare la prestazione in privato convenzionato, pagando a volte il quadruplo del ticket. L’assioma è semplice: senza personale dedicato non si riescono a fare miracoli, sono semplici calcoli matematici. I tecnici di sala, così come altre figure dell’area del comparto, non si trovano perché i contratti che vengono offerti sono precari e con rinnovi molto frequenti, anche a due mesi. Il personale a cui viene offerto un tempo determinato più lungo, almeno 12 mesi, o la stabilizzazione, non ci pensa due volte a scegliere altre opzioni. Non si contano le dimissioni da Torrette proprio per questo motivo.

L’azienda ospedaliera deve far quadrare i bilanci e i fondi per la sanità sono limitati dal tetto di spesa. L’altro ieri dal vertice tra azienda e rsu non è venuto fuori alcun accordo e tra meno di un mese, il 30 giugno, ci saranno 500 contratti in scadenza, tra cui proprio quelli dei tecnici di cui sopra. Mancano infermieri, ausiliari, oss, tecnici, amministrativi e i medici non stanno meglio. Siamo all’inizio di giugno e dunque è iniziato il delicato periodo delle ferie estive, garantite da contratto a tutto il personale. Come ogni anno la maggior parte dei reparti subirà un taglio, più o meno drastico a seconda delle necessità, di personale. Il problema è che stavolta, alla ripresa della normalità, da settembre, non è detto che gli stessi numeri potranno essere garantiti. Ad oggi, al netto delle ferie, sono 60 i posti letto tagliati per carenza di personale a Torrette, cifra per difetto. Per la prima volta da vent’anni a questa parte le due Malattie infettive d’estate passeranno da 20+20 posti letto a 15+15, l’ortopedia taglierà anch’essa 15 posti, l’otorino ha personale per garantire una sola seduta operatoria alla settimana, l’ematologia è messa male così come la neurologia e tutte le specialità della chirurgia, a partire da eccellenze come la toracica e la vascolare, sono in grandissima difficoltà.

In questo scenario devastante per la sanità regionale, nessun provvedimento di modifica viene preso sul fronte della libera professione che garantisce un ritorno economico all’azienda certo, ma soprattutto ai medici. Attività obbligatoria che toglie tempo e spazio all’attività chirurgica del pubblico. Dopo il lungo periodo del Covid la situazione non sembra in grado di tornare al passato e sta continuando a peggiorare così come peggiorano i quadri clinici di chi, più o meno costretto, ha rifiutato o non è stato in grado di curarsi tra il 2020 e il 2022. Quadri clinici gravissimi a causa della totale assenza degli screening.