
Il presidente del consiglio comunale Simone Pizzi e il vice Francesco Rubini ieri nella conferenza stampa a Palazzo del Popolo
"Il consiglio comunale lo considero il luogo di unione delle diversità, l’anello di congiunzione tra cittadinanza e pubblica amministrazione. Così si esprime il mandato elettivo. Fondamentale e insostituibile il lavoro della segreteria (composta da sole donne, ndr)". La descrizione è di Simone Pizzi, presidente del Consiglio comunale di Ancona dall’inizio del mandato della giunta Silvetti (lui tra i più votati della lista del sindaco, Ancona Protagonista x Silvetti). Pizzi ha voluto fare il punto sull’attività svolta nel 2024 presentando alcuni dati, iniziative fatte e da programmare per l’anno appena iniziato.
Nel 2024 ci sono state 24 sedute del Consiglio (composto da 32 membri in rappresentanza di 13 gruppi politici), 108 delle Commissioni, 257 interrogazioni, 44 mozioni e ordini del giorno votati. Difficile fare un raffronto col 2023, l’anno delle elezioni comunali, con la giunta di centrodestra che ha iniziato a lavorare a giugno. E comunque, nel secondo semestre di quell’anno si sono svolti 14 consigli, in prospettiva di più rispetto al 2024 quando è stato calendarizzato soltanto un consiglio monotematico aperto, quello sulla sanità il 26 febbraio: "Sono stati pochi, è vero – ha ammesso Pizzi che, secondo gli accordi di programma del centrodestra a fine anno dovrebbe cedere il posto a un altro esponente della stessa coalizione, nonostante stia gestendo molto bene i lavori del consiglio – ma molti temi condivisi sono stati trattati nelle commissioni. E poi dipende dai consiglieri, di maggioranza e di opposizione, richiederli: se ce lo chiedono, per legge, li dobbiamo convocare".
Il 2024 è stato l’anno della rivoluzione tecnologica digitale che, al netto di qualche disservizio, ha davvero cambiato la prospettiva dei lavori; ma è stato anche l’anno delle polemiche tra schieramenti sulla gestione di molte sedute delle commissioni, tra scontri di parte, fughe in avanti delle giunta e assessori che talvolta non si sono presentati: "Non ho rilevato ingerenze della giunta – ha replicato Pizzi – ci sono state delle tensioni, ma nulla di trascendentale e la capigruppo è stata sempre sovrana. Il bilancio spostato a gennaio? Scelta condivisa, anche se molti consiglieri hanno rinunciato alle vacanze di Natale".
Il ruolo di contrappeso del potere di destra è rappresentato in aula da Francesco Rubini (Altra Idea di Città): "Noi consiglieri non siamo politici privilegiati, questo deve essere chiaro – ha detto il vicepresidente Rubini – Non viviamo dei gettoni di presenza, abbiamo il nostro lavoro extra e per seguire l’attività politica sacrifichiamo quello e la nostra vita. In questa fase politica globale, inoltre, caratterizzata da una scollatura tra chi governa e il popolo e in cui si tende a delegittimare l’avversario, non è facile difendere gli spazi di rappresentanza. Io penso che fare il consigliere comunale in questa città oggi, in queste condizioni, sia veramente a volte quasi un atto volontaristico".
A proposito delle commissioni, nel 2024 ne sono state svolte 108: molto attive la I, la II, la III e la VII con, rispettivamente, 16, 21, 17 e 21 sedute; meno bene le altre, con appena 7 incontri per la VI e addirittura 5 la VIII.
Pierfrancesco Curzi