Una discarica tira l’altra. Ingombranti ovunque. Lavandini, poltrone specchi e pezzi di porte

Il capoluogo è invaso da rifiuti speciali di ogni tipo sui marciapiedi. Tra quelli destinati al ritiro di Anconambiente e quelli abbandonati. dagli incivili: il nostro viaggio dal Piano, agli Archi fino al centro.

Una discarica tira l’altra. Ingombranti ovunque. Lavandini, poltrone specchi e pezzi di porte

Una discarica tira l’altra. Ingombranti ovunque. Lavandini, poltrone specchi e pezzi di porte

La città invasa dai rifiuti speciali ingombranti e il servizio di raccolta di Anconambiente fatica a restare al passo coi tempi. È bastato fare un giro nelle zone più frequentate della città, dal Piano al centro, per accorgersi di come il personale della ex municipalizzata del Comune di Ancona, oggi partecipata al 90%, non riesca a intervenire a ogni richiesta. Questo anche a causa degli incivili che abbandonano di tutto lungo le strade senza alcuna remora. Il nostro giro, assolutamente casuale all’inizio e poi diventato doveroso, è iniziato da corso Carlo Alberto dove di fianco a un’isola ecologica che si trova in una rientranza della strada principale sembrava che ci fosse un’esposizione di merce usata da vendere. Una situazione davvero assurda con cataste di roba, mobilia vecchia in particolare, cassetti, divani, poltrone, pezzi componibili di letti e così via. Per lo meno in questo caso non abbiamo notato il solito voglio di carta in cui i responsabili dell’abbandono di rifiuti ingombranti annunciano l’imminente prelievo e smaltimento del materiale da parte della stessa Anconambiente. Proseguendo il cammino ci siamo imbattuti nel classico punto di scarico agli Archi, nella stradina laterale che collega via Marconi a via Mamiani. Un punto strategico per i balordi ormai da anni. Ieri mattina abbiamo trovato soprattutto un enorme lavandino a due vasche e poi pezzi di mobilia, stracci e cartoni.

In quel punto il passaggio dei netturbini del servizio raccolta è continuo, ma andrebbe fatto qualcosa per limitare la pessima abitudine. Arrivando in centro ci siamo imbattuti in un vero e proprio scasamento. Un appartamento è stato praticamente svuotato e tutta la mobilia piazzata lungo il marciapiede esattamente davanti l’ex Ipsia: reti, materassi e spalliere di letti, comò, addirittura una specchiera, porte, ante degli armadi, sedie, tavoli e poi, in uno stallo di parcheggio, una splendida poltrona in pelle. Sempre nella zona, lungo il passaggio pedonale che conduce a via Montebello, i resti dei bivacchi dei senza fissa dimora appoggiati alle pareti, tra cui anche il carrello di un supermercato pieno di cartoni, coperte e altro materiale. Una questione generale di decoro che in città ancora non decolla dopo un anno di giunta Silvetti.