
Gli agenti delle volanti hanno salvato un giovane bengalese che l’altra sera, attorno alle 21.15, voleva suicidarsi all’interno del giardino pubblico "Le grazie". L’uomo aveva tentato infatti, con un lenzuolo legato ad un ramo di un albero del parco, di impiccarsi. L’operazione era però stata notata da un ragazzo anconetano di 22 anni, B.R. che si trovava seduto su una panchina del parco intento a fumare, che lo aveva soccorso quasi subito. Il bengalese rischiava di morire ma il ragazzo lo ha sollevato afferrandolo dalle gambe e successivamente è riuscito a liberare il capo dell’uomo dal lenzuolo arrotolato. Entrambi sono poi caduti a terra. Il soccorritore ha allertato i soccorsi: ha raccontato agli operatori di Polizia intervenuti che mentre il bengalese legava il lenzuolo all’albero aveva sentito dei versi del Corano che venivano diffusi dal suo cellulare, ma che non aveva in un primo momento capito quali fossero le reali intenzioni dell’uomo.
L’uomo, che appariva agitato e in stato confusionale, è stato quindi ricoverato a Torrette dove è stato contenuto e sedato dopo un consulto psichiatrico.
Nella notte, intorno a mezzanotte e mezzo, una pattuglia è intervenuta su segnalazione della sala operativa per un violenta lite tra due soggetti per che si erano presi a pugni a calci dinanzi ad un bar, nei pressi di via Martiri della Resistenza. Uno dei due, E.G., di 70 anni, pregiudicato per estorsione, violazione al codice della strada e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, a seguito della lite presentava una ferita all’avanbraccio destro. Lo stesso si dimenava ancora con veemenza, nel tentativo di colpire ancora il suo avversario, tanto che gli agenti sono dovuti ricorrere ad un temporaneo ammanettamento. Perquisito sul posto, gli agenti operanti hanno trovato in due sacchetti che l’uomo aveva con sé, due grossi coltelli, entrambi con una lama di 20 cm, sequestrati. L’uomo è stato denunciato. Il litigio sarebbe avvenuto per il fatto che l’altro, C.A, di 42 anni, ubriaco e con precedenti, aveva gettato a terra senza motivo la bicicletta di E.G.