
La spiaggia comincia ad animarsi ma i lavori sono ancora in ritardo. L’ascensore è in funzione solo nel weekend tra le proteste generali. La gettata di cemento che scende verso il mare mostra i segni del tempo.
Con l’arrivo del caldo e delle belle giornate il Passetto torna a splendere e ad attirare gente in spiaggia o ai tavolini e alle panchine della pineta. Anconetani, soprattutto, ma anche numerosi turisti, attratti dal mare, dal panorama, dal luogo che nella sua unicità finisce per restare impresso nella memoria di chi lo scopre come in chi lo frequenta da una vita. Un posto di una bellezza selvaggia, con tanti aspetti migliorabili, specie in questo periodo, quando la spiaggia e il mare cominciano ad attirare persone che vogliono rinnovare l’abbronzatura, o per un bagno, ma anche solo per una passeggiata. Peccato le solite problematiche, a cominciare dall’ascensore in funzione solo nel weekend, almeno fino a giugno, come recita il sito del Comune, che impedisce a molti di poter scendere, ma anche di trasportare materiale per il bar e il ristorante, così come di portare via i rifiuti che si trovano ancora in basso. Almeno non ci sono più i bivacchi, ma la situazione non è certo l’ideale, nonostante ci sia comunque chi frequenta la scalinata (mezza) per prendere il sole, per leggere un libro, per ascoltare la musica, davanti al solito impagabile panorama. In alto all’ascensore la situazione non è certo ideale: cestini pieni di immondizia, uno dei due impianti fuori uso, l’altro semplicemente non attivo, se non il sabato e la domenica, a pochi passi tombini rotti e transennati. Diverse persone si aggirano per la pineta cercando informazioni per capire quando sarà messo definitivamente in funzione. Poi i lavori lungo la scalinata, che hanno cambiato lato rispetto all’anno scorso, e che non costituiscono certamente un’attrazione turistica: intanto perché il cantiere nella parte alta si trova a destra, scendendo, ma poco più avanti si sposta a sinistra, e nello slalom si incontrano gradoni che vanno in pezzi. E poi perché ormai è diventato tela per writers, invaso da scritte e sgorbi che penalizzano lo sguardo verso il mare.
Chi sa cosa riserva la spiaggia del Passetto, però, affronta ugualmente la discesa a piedi. In basso le solite note dolenti. L’immondizia raccolta è ancora tutta lì, ai piedi dell’ascensore, in attesa di essere rimossa. La spiaggia è un cumulo di ciottoli, anche lei nell’attesa di essere spianata e preparata per l’estate. Le persone si adattano comunque. Il bar è chiuso, anche se i titolari sono al lavoro per la riapertura. Ma nel weekend non è ancora operativo – "come facciamo, se non possiamo portare nulla perché l’ascensore non funziona?", dicono –, eppure c’è tanta gente che passeggia, che prende il sole, qualcuno fa anche il bagno. Più avanti cominciano le grotte e anche lì fervono i preparativi per la stagione estiva: c’è chi approfitta della giornata per una spaghettata a due passi dalla riva, chi è al lavoro, per riparare qualcosa, per sostituire delle mattonelle, ordinaria manutenzione in vista dei prossimi mesi. Ma la gettata di cemento che scende verso l’acqua mostra i segni del tempo: davanti alle prime grotte, infatti, c’è una voragine dove i ciottoli e l’acqua hanno preso il posto del calcestruzzo e dove il frequentatore rischia di cadere e farsi male. Va bene il lido selvaggio e cittadino degli anconetani, ma lottare per un parcheggio, trovare l’ascensore ancora in letargo, scendere a piedi tra i lavori in corso e poi vedere la spiaggia in queste condizioni a fine maggio, forse è un po’ troppo. Specie per i turisti pronti al selfie che cominciano a girare alla scoperta di Ancona.