Viaggio nel sottosuolo alla scoperta della vita dei Galli Senoni

Gli studenti della scuola Fagnani di Senigallia guidano visite in un sito archeologico del XVIII secolo durante le Giornate di primavera del Fai, scoprendo la storia poco conosciuta della città. Scavi condotti dal professor Lepore rivelano reperti romani e pre-romani, offrendo un viaggio nel passato applaudito dai partecipanti.

Viaggio nel sottosuolo alla scoperta della vita dei Galli Senoni

Viaggio nel sottosuolo alla scoperta della vita dei Galli Senoni

Come ogni anno, in occasione delle Giornate di primavera del Fondo italiano per l’ambiente (Fai), i ragazzi della scuola Fagnani di Senigallia hanno fatto da ‘ciceroni’ in un sito di archeologia urbana, che si trova in via Cavallotti. Gli alunni sono scesi nelle cantine di un edificio risalente al diciottesimo secolo, per conoscere un pezzo ancora poco noto della storia di Senigallia. I primi scavi, avviati dopo alcuni affioramenti dovuti a lavori di ristrutturazione, sono stati effettuati dal 23 settembre al 28 ottobre del 2010 dal professor Giuseppe Lepore dell’Università di Bologna, dopo che un’indagine col georadar aveva segnalato la presenza di un ricco deposito archeologico. La zona del ritrovamento è quella che un tempo coincideva con la pianura alluvionale del Misa, allora abitata dai Galli Senoni; la stessa area in cui, dopo la vittoria nella battaglia di Sentinum, i Romani fondarono la loro prima colonia sulla costa adriatica, chiamandola Sena Gallica. La scelta cadde su questo luogo perché il fiume Misa, insieme al torrente Penna, creavano una zona protetta naturalmente, il cosiddetto Ager Gallico, che era appunto il territorio sottratto da Roma ai Galli Senoni agli inizi del III secolo a.C. dopo la battaglia del Sentino (295 a.C.). Verso il mare c’era infatti una palude salmastra, mentre dove adesso si trova la Rocca c’era una torre di avvistamento. Di fatto l’unico ingresso della città era situato nella zona dove ora si trova il McDonald’s; tutto intorno era acqua, e ciò rendeva il nuovo insediamento particolarmente sicuro. Scendendo nelle cantine si possono vedere non solo i muri di un’abitazione di epoca romana, ma anche i resti di un’abitazione di epoca pre-romana con pozzi, pavimentazioni e utensili di uso quotidiano. Grazie alla disponibilità della proprietaria del sito, al professor Giuseppe Lepore che ha illustrato il progetto ai ragazzi, e alle docenti di arte che hanno seguito gli alunni, è stato possibile ricreare un vero e proprio viaggio nel passato che ha avuto un grande successo, con tanti applausi e complimenti per i ragazzi da parte dei partecipanti alle giornate del Fondo italiano per l’ambiente. Maddalena Mogiani, Dzsenifer Marcellini, Federico Bartoloni,

Mattia Moschini, III D