
Vigili del fuoco, raffica di interventi: "In prima linea per le allerte meteo"
Almeno tre funzionari monitorano gli interventi Comune per Comune, altri quattro organizzano le squadre in uscita, mentre due filtrano le richieste di soccorso in sala operativa. E così, ieri, si è scoperto che una giornata "ordinaria", quella del report attività 2023 dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Ancona, è diventata "straordinaria", vista una sede in fermento per l’emergenza vento. "Siamo costantemente impegnati dalla notte di venerdì", ha spiegato il comandante Pierpaolo Patrizietti. Alle 9.30 risultavano da espletare ancora 200 interventi, a fronte di 57 completati e una situazione che pian piano è rientrata nel primo pomeriggio. Le zone più sofferenza? Quelle costiere, ma anche l’hinterland non è stato esente dalle burrasche".
Ed è proprio in quell’occasione che è emerso il nuovo "core business" dei devoti a Santa Barbara, che si celebra domani alle 10.30 in Duomo: "Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e spesso genera eventi talvolta estremi. Gli interventi legati al maltempo sono nettamente più frequenti rispetto a quelli per gli incendi, per i quali l’attività di prevenzione funziona", ha riferito Patrizietti citando, ad esempio, l’alluvione di settembre 2022. Una calamità che l’anno scorso aveva "drogato" i dati (12mila interventi), rientrati nel 2023 dentro certi parametri: 9484 totali. Ad aumentare, invece, le operazioni in relazione alle allerte: "Il 16 maggio abbiamo effettuato 127 interventi, 131 il 27 ottobre, 88 l’1 novembre e altri 296 il 5 novembre, cui si è aggiunta l’ultima ad inizio dicembre. Quest’anno le allerte sono raddoppiate (85 quelle emesse dalla Soup regionale) ed è stato necessario raddoppiare anche il personale, richiamando a lavoro i dipendenti liberi dal servizio, per assicurare urgenza e professionalità nei soccorsi tecnici-urgenti".
Accanto a questo, Ancona ha anche inviato colonne mobili in Emilia Romagna e Toscana alle prese con le catastrofi naturali, mentre i pompieri sono stati sottoposti a costanti periodi di formazione ed esercitazione, come per incidenti rilevanti o terremoti. Le altre attività svolte: 231 interventi per gli incendi di vegetazione; due fuori regione per travasi di liquidi infiammabili e bonifica Gpl; uno in porto per rimuovere Cobalto 60 da un container. I conti. Il Comando ha effettuato impegni di spesa per circa 938mila euro.
Resta una "carenza di personale amministrativo del 40%, 20 unità in servizio rispetto alle 33 teoriche – ha spiegato Patrizietti –. E il problema proseguirà visti imminenti pensionamenti. Abbiamo richiesto un incremento al Ministero, che ha avviato la procedura di assunzione di cinque persone". Ministero che invece ha finanziato 12 mezzi nuovi. Dunque s’interverrà per migliorie e interventi di efficientamento sismico in alcuni distaccamenti (Arcevia, Fabriano, Senigallia). Nel personale operativo vi è una carenza dell’8% (229 unità su 248), così anche nel personale qualificato (22%, 92 unità su 118). Organici ristretti infine per funzionari tecnici (17 su 18), sommozzatori (15 su 30) e specialisti portuali (20 su 26). Ma niente ha fermato i vigili del fuoco di Ancona. "Li ringrazio tutti", ha chiosato Patrizietti. E la comunità ringrazia loro. Basti pensare a quegli open day del 15 ottobre, quando piccoli e grandi aspiranti pompieri hanno invaso le caserme per conoscere, da vicino, l’attività dei loro eroi in divisa.