REDAZIONE ANCONA

Zaffaroni ha detto no, il Lecco a Malgrati

Dopo l’esonero di Foschi potrebbe essere promosso il suo ex vice (che piace a patron Di Nunno). Da risolvere il problema del patentino

Zaffaroni ha detto no, il Lecco a Malgrati

Sfumata l’ipotesi Zaffaroni, il Lecco è sempre più nelle mani di Andrea Malgrati. Dovrebbe infatti essere l’attuale allenatore in seconda, grande ex capitano della formazione lecchese che in questi giorni sta guidando la squadra negli allenamenti, a prendere in mano le redini del Lecco dopo l’esonero di mister Luciano Foschi, allontanato dalla società lariana nella giornata di lunedì dopo un’attenta riflessione.

Non è stato facile esonerare il tecnico del ’’miracolo lecchese’’, uno dei protagonisti assoluti della fantastica cavalcata trionfale dell’anno scorso, culminata con la vittoria dei playoff della serie C e con la conseguente promozione in B, cinquant’anni dopo l’ultima volta. Ma nel calcio contano i risultati e quest’anno il ruolino di marcia del Lecco in serie B, seppure con tutte le attenuanti del caso, è stato finora disastroso.

La squadra bluceleste, infatti, nelle prime sei di campionato ha racimolato la miseria di un solo punticino, nella trasferta di Modena, perdendo cinque partite. E a pagare, in questi casi, è stato l’allenatore.

Fino a ieri mattina la dirigenza del Lecco, con in testa il direttore sportivo Domenico Fracchiolla, ha lavorato per portare sulla panchina del team bluceleste Marco Zaffaroni, autore l’anno scorso insieme a Bocchetti della miracolosa salvezza, per certi versi, del Verona, dopo lo spareggio con lo Spezia.

Un profilo molto gradito in tutto l’ambiente e già vicino ad accasarsi a Lecco nel dopo D’Agostino. E, invece, la trattativa si è improvvisamente arenata nella serata di lunedì (quando ormai un po’ tutti la davano per fatta) e si è addirittura incagliata ieri mattina quando il 54enne allenatore milanese ha informato l’intenzione di non accettare la proposta lecchese.

Dopo aver valutato altri profili, tra i quali Massimo Oddo, i dirigenti lecchesi hanno virato sul secondo Andrea Malgrati, un valido collaboratore prima di De Paola e poi di Foschi che potrebbe prendere in mano la squadra in questa difficile avventura in serie B.

Malgrati ha diretto ieri l’allenamento della squadra che ha ripreso a lavorare sul campo dopo la scoppola rimediata sabato a Cosenza che è costata, di fatto, la panchina a Foschi e nelle prossime ore potrebbe ricevere la promozione a capo allenatore. Andrea Malgrati è molto apprezzato in società e gode della stima di tutti i dirigenti a cominciare dal patron Di Nunno, alle prese in questi giorni con un infortunio all’omero del braccio sinistro dopo una caduta, che, ovviamente, avrà l’ultima parola sulla questione allenatore. E sarebbe la figura giusta per entrare in corsa e provare a dare una svolta ad una stagione fin qui avarissima di soddisfazioni.

Resta da risolvere la problematica relativa al patentino Uefa Pro visto che Malgrati non è in possesso dell’attestazione necessaria per allenare in serie A e B. Il Lecco sta cercando un tecnico in possesso della licenza da affiancare a Malgrati e bypassare così la norma. A Lecco si riflette ma la strada del dopo Foschi sembra segnata.