"Ancona imprevedibile, staremo attenti"

L’anconetano doc Emanuele Pesaresi sabato tornerà nel suo stadio come allenatore degli avversari recanatesi: "Sarà un’emozione unica"

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L’inizio e l’epilogo di un meraviglioso viaggio durato diciott’anni: questo rappresenta l’Ancona per Emanuele Pesaresi. Lui, anconetano doc, che con i dorici esordì tra i professionisti nel campionato di Serie B nella stagione 1994-95 e con i quali chiuse la carriera da calciatore in Serie D, indossando la fascia da capitano della nuova Ancona 1905 targata Marinelli, nata dalle ceneri della vecchia società. Sabato prossimo, Pesaresi tornerà in quello stadio che lo ha lanciato tra i grandi, ma stavolta da avversario: oggi ricopre infatti il ruolo di allenatore in seconda di Giovanni Pagliari alla Recanatese e proprio per questo motivo la sfida del Del Conero ha un sapore totalmente diverso dalle altre.

Pesaresi, da anconetano che effetto le farà tornare al Del Conero da avversario?

"Sicuramente sarà una bellissima sensazione, come ho già provato qualche anno fa tornando da avversario con il Loreto nel campionato di Promozione. Tornare in quello stadio fa un certo effetto, a maggior ragione per me che sono anconetano: non si possono dimenticare i tanti momenti belli vissuti assieme".

Quali sono i ricordi più belli che la legano ad Ancona?

"Ce ne sono tanti, perché con l’Ancona di Perotti ho iniziato la mia carriera calcistica in Serie B: fu lui a lanciarmi. Inoltre con questa maglia ho chiuso la carriera vincendo il campionato di Eccellenza nel 2011 e sfiorando anche la promozione in C l’anno successivo. Ho ricordi bellissimi, dalla finale di Coppa Italia d’Eccellenza vinta a Marino alla sfida di Fermo all’ultima giornata di campionato: poi quando si vincono i trofei ti rimane sempre quel qualcosa in più".

Cosa teme di più di quest’Ancona?

"L’Ancona è una squadra imprevedibile, che può vincere a Cesena e poi magari faticare contro altre squadre, ma è una formazione con delle potenzialità e un reparto offensivo importante, quindi dovremo stare molto attenti".

Come giudica il campionato condotto fino ad ora dai dorici?

"E’ più o meno in linea con le aspettative, forse le manca qualche punto, ma la vetta non è poi così distante, considerando che manca ancora un intero girone di ritorno. La piazza è esigente e chiede qualcosa di più, adesso sono un po’ indietro, ma ripeto, il campionato è ancora lungo".

A cosa dovrà invece stare attento l’Ancona sabato?

"Noi siamo una squadra giovane, composta da ragazzi che si affacciano alla Serie C per la prima volta, quindi dobbiamo lavorare di gruppo, che è stata la nostra vera forza nel campionato vinto l’anno scorso in Serie D e lo sarà anche quest’anno, per permetterci di raggiungere lo storico obiettivo della salvezza".

Tra i suoi desideri, c’è anche quello di tornare ad Ancona sotto un’altra veste?

"Sì, ci sarà sempre questo desiderio, perché è la squadra della mia città, quindi mi piacerebbe molto, anche se da ormai diversi anni sto in una società seria, che mi ha dato la possibilità di arrivare a questi livelli, partendo dal settore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra. Ripeto, sarebbe un sogno per me tornare ad Ancona, ma ora sto in un ambiente che mi ha dato l’opportunità di allenare tra i professionisti e di lavorare bene".

Gianmarco Minossi