Ancona, la sede a Palazzo Figc è più di un’idea

Comitato e dirigenza conducono la trattativa nel massimo riserbo. Nuova anticipazione: i dorici sarebbero già "entrati" negli uffici

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di Giacomo Giampieri

Quella che fino alla tarda serata di giovedì sembrava essere soltanto una suggestione, nella giornata di ieri è diventata molto più che un’idea concreta. L’Ancona, infatti, non solo starebbe pensando ad alcuni locali del Comitato regionale Marche per allestirci una sede temporanea, in attesa di investimenti ben più importanti (come ad esempio il nuovo centro sportivo). Ma sarebbe perfino "entrata" all’interno degli uffici (naturalmente con l’autorizzazione dei vertici del pallone dilettantistico e pagando un canone di locazione) per iniziare a predisporre gli spazi. E presto potrebbe arrivare anche l’ufficialità. O meglio: in realtà vanno limati dei dettagli non certamente trascurabili. Primo fra tutti. Trattandosi di una palazzina federale, nella quale trova casa il locale Comitato Figc, le parti in causa dovranno ricevere l’autorizzazione dalla Federcalcio di Roma per la buona riuscita dell’operazione e, a quel punto, potranno a tutti gli effetti accedere nell’edificio in cui gestire l’attività e programmare il futuro. Secondo aspetto: quelle associazioni che dimorano all’interno della struttura di via Schiavoni, che fine faranno? Verranno messe alla porta? O, comunque, si cercherà - come probabile - una soluzione che possa accontentare anche loro? Terzo: la stipula del contratto di affitto che l’Ancona dovrà corrispondere al Comitato (e di riflesso, ovviamente, alla Figc nazionale). Dettagli, certo. Ma la sensazione è che la trattativa, soprattutto nelle ultime ore, abbia subito una forte accelerata, anche in virtù degli ottimi rapporti di stima e rispetto reciproci tra il management dorico, guidato dall’ex patron e attuale presidente onorario Mauro Canil e dal direttore generale Roberta Nocelli, e il consiglio direttivo del Comitato regionale Marche, con in testa il presidente Ivo Panichi. La società Ancona non ha confermato né smentito le indiscrezioni anticipate sul giornale di giovedì dal Carlino. Missione altrettanto complicata è anche quella di racimolare dichiarazioni a chi dirige il calcio marchigiano, come è ovvio e giusto che sia. Perché i contatti si sono intensificati, questo è assolutamente provato. Ma si tratta nel massimo riserbo, si lavora quasi sotto traccia e si studiano le formule più convenienti. Perché dell’operazione potrebbero beneficiarne in tanti: l’Ancona, che avrà la sua sede (forse la segreteria?) a due passi dal centro sportivo Paolinelli, dove la squadra si è allenata e verosimilmente si allenerà; il Comitato, affittando locali ad un club in perfetto stato di "salute" economica. Non tanto, invece, chi rischia di dover fare le valigie.