"Ancona, piazza importante: pronto a dare tutto"

Il centravanti Alberto Spagnoli è il neo acquisto dei biancorossi: ieri è arrivato in città per firmare un contratto che lo lega due anni

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Ecco Alberto Spagnoli, il centravanti atteso dal duo Micciola-Colavitto quanto da tutta la società biancorossa. Ieri pomeriggio all’Hotel Palace del Conero, presenti gli amministratori dell’Ancona Roberta Nocelli, Roberto Ripa e Antonio Postacchini, e naturalmente il responsabile della comunicazione Paolo Papili, Alberto Spagnoli ha parlato di passato, il suo, presente e futuro in biancorosso.

Nell’ultima stagione ha vestito la maglia della Feralpisalò, società in cui ha collezionato 33 presenze e realizzato 4 reti. In precedenza al Modena (61 gettoni, 11 gol e 11 assist in due stagioni). Con l’Ancona, dopo aver sostenuto le visite mediche, ieri Spagnoli ha firmato un biennale che lo lega alla società dorica fino al 30 giugno 2024.

"Quando mi è arrivata la proposta dell’Ancona ci ho pensato su davvero poco. Perché è un’opportunità importante, so che la società ha intenzioni serie e progetti interessanti, dunque ho accolto la proposta con grande entusiasmo. Arrivo da un’annata positiva, a livello di squadra, non ho segnato tantissimo. Salò è un ambiente sano e organizzato ma anche una piazza piccola. Ho passato due anni a Modena con una tifoseria incredibile, nonostante il periodo del Covid: appena è giunta la proposta dell’Ancona ho pensato all’aspetto piazza, alle aspettative di Ancona e quest’idea mi ha subito caricato".

Spagnoli sul suo ruolo: "Sono un attaccante completo, attualmente non ho grandi numeri a livello realizzativo, però do una mano alla squadra, sono uno che cerca il dialogo con i compagni". Certo, il confronto con i 18 gol realizzati da Alex Rolfini potrebbe pesare: "L’aspetto realizzativo è importante per un attaccante - prosegue Spagnoli - poi però ci sono tanti altri aspetti da considerare. Ovviamente questi score paragonati ai miei evidenziano un grosso distacco. Però credo che qui si possa lavorare bene anche per provare a migliorare le mie statistiche. Il mio obiettivo è quello di andare in doppia cifra".

Sì, perché il gioco di Gianluca Colavitto aiuta gli attaccanti: "Mi metterò a disposizione del mister e farò quello che mi chiederà di fare in campo. I numeri dicono che gli attaccanti che giocano con lui riescono a ottenere grandi risultati".

Sul modulo ecco Spagnoli: "Ho giocato prevalentemente a due punte, ma sono uno che si adatta molto e che se gli chiedi qualcosa in qualche modo riesce a dartela. Non c’è grossa differenza: giocando a due sono più di riferimento e l’altro attaccante può girarmi intorno, a tre magari gli esterni possono andare più sulla fascia e cercare il cross o andare dentro e cercare il dialogo".

I ricordi di Milanello, a fianco a grandi campioni: "Una parentesi della carriera incredibile, un ricordo che ti porti dentro, Ibrahimovic in quel momento era molto forte e mi ispiravo a lui come gioco, come modo di dialogare con la squadra".

Spagnoli ha ammirato molto anche Luca Toni: "Con umiltà - conclude - è riuscito a ritagliarsi una carriera incredibile, partendo dal basso ed è arrivato dove è arrivato".

Giuseppe Poli