Ancona, una vittoria scaccia crisi Le prossime tre gare diranno la verità

I tre punti conquistati col Siena a tempo scaduto dimostano il carattere della squadra che non molla mai

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Il successo dell’Ancona Matelica in extremis sul Siena ha del miracoloso e può costituire un’iniezione di benefica euforia per la squadra, in vista del rush di fine anno. Ma non è tutto oro quel che luccica.

E’ una settimana che è cominciata con il sorriso, quella dei biancorossi, una settimana che porta alla trasferta di Teramo, unica gara fuori casa prima delle festività natalizie. Poi ci saranno le partite interne contro la Vis Pesaro, derby regionale che conclude il girone di andata, e la prima di ritorno contro il Pescara, nell’infrasettimanale del 22 dicembre.

Tre confronti dai quali la squadra di Colavitto dovrà ottenere il più possibile per arrivare alla sosta senza preoccupazioni di classifica, che al momento assolutamente non ci sono, visto il quinto posto. Poi si vedrà.

Intanto c’è da registrare il ritorno al successo, che mancava dallo scorso 16 ottobre. Cinquanta giorni di astinenza in cui l’Ancona Matelica ha tremato, sofferto, in cui però è cresciuta sotto il profilo caratteriale. Non era facile contro il Siena risalire la china dallo 0-2. L’Ancona ha rischiato il tracollo con la conclusione di Karlsson e la parata di Avella, poi con gli innesti di Colavitto e il modulo 3-4-3 si è rigenerata, lasciando sempre meno spazio al Siena e concludendo la rimonta perfetta all’ultimo minuto dei cinque di recupero assegnati dall’arbitro.

Ma il Resto del Carlino nei giorni scorsi lo aveva già scritto: i segnali di risveglio s’erano visti chiaramente sia contro il Modena sia a Gubbio.

Due partite in cui gli episodi non sono certo stati dalla parte dei dorici. Contro il Siena, se si esclude la traversa colpita di testa da Iannoni, la cattiva sorte non s’è troppo accanita contro i biancorossi che, giocando una partita di grande intensità fisica e senza mai perdersi d’animo, sono tornati finalmente al successo.

La corsa di Sereni a battere l’ultimo corner della partita, quello con cui ha messo la palla sulla testa di Delcarro per il gol che ha deciso il match, è il ritratto della squadra dorica: l’inseguimento del risultato fino all’ultimo secondo, fino all’ultimo respiro.

L’animo di questa squadra, costruita da Micciola e Colavitto, è probabilmente uno dei suoi aspetti più belli. Ma bisogna evitare di commettere lo stesso errore di valutazione fatto nelle prime nove partite del campionato. La vittoria con il Siena ha scacciato la possibile crisi, l’Ancona ha confermato i segnali di ripresa, è tornata al successo, ha nuovamente infiammato il proprio pubblico, e da squadra giovane qual è ha ritrovato fiducia e coraggio. Ma non è diversa da quella vista con il Modena o a Gubbio. Festeggiare ed esultare è giusto. Mantenere un profilo basso e continuare a lavorare con il massimo dell’impegno è doveroso.

Giuseppe Poli