Colavitto deve fare lo psicologo "Dovremo essere più incisivi"

"La Reggiana è una corazzata. Non la presento certo io. Alcuni nostri interpreti. devono migliorare"

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di Gianmarco Minossi

"Ho lavorato sui soliti aspetti: di campo, di spogliatoio e di attenzione. Servirà fare la scelta giusta per creare problemi agli avversari, per questo dovremo cercare di essere più incisivi": alla vigilia di quella che ad oggi è la gara più delicata di questo inizio di stagione, Gianluca Colavitto sveste momentaneamente i panni dell’allenatore, per indossare quelli dello psicologo. Il comandante sa che in certi momenti occorre lavorare più sulla testa piuttosto che sull’aspetto puramente tecnico-tattico. Ed è proprio per questo motivo che il mister di Pozzuoli prende subito il toro per le corna: "Non ho mai messo in discussione la voglia di dare il massimo da parte dei miei ragazzi, che sono concentrati, vogliosi di stare sul pezzo e onorare la maglia. Magari arriverà il giorno in cui mi presenterò in conferenza stampa dicendo che i giocatori non sono scesi in campo, ma ad oggi questo non l’ho visto: mi auguro che capiterà il più lontano possibile". Si andrà nella tana di una Reggiana ferita, ancora scossa dalla cinquina subita a Fiorenzuola, ma che continua comunque a rivestire il ruolo di favorita principale alla promozione in Serie B: "Incontreremo una squadra importante, la Reggiana non la devo certamente presentare io, ma l’abbiamo preparata esattamente come tutte le altre partite. E’ una corazzata reduce da una batosta pesante e difficile da digerire; coi ragazzi ho lavorato anche su questo, avranno la nostra stessa voglia di rivalsa. Sarà una partita bella da vedere: non so se in un momento del genere fosse meglio trovarsi davanti un avversario più morbido, su queste cose non possiamo incidere. Non cerco alibi, accettiamo quello che ci offre il calendario. Stiamo migliorando anche per ciò che riguarda la qualità dell’allenamento in settimana, ma è durante la partita che bisogna dimostrare tutto ciò che si ha nel proprio bagaglio tecnico". Poi il punto sulla tenuta dei propri giocatori: "Ci sono alcuni interpreti che devono migliorare l’aspetto fisico e atletico, come Petrella, che è stato un po’ lontano dai campi. Tolto Perucchini, solo Mirko non è ancora al cento per cento". I dubbi di formazione sembrano riguardare principalmente la difesa: "Dovrò scegliere chi schierare tra Mondonico, De Santis e Bianconi, ma mi è piaciuto molto anche Fantoni, un classe 2002 che sta sempre sul pezzo e che col Rimini ha fatto una buonissima partita, così come Mattioli". Inevitabile poi il riferimento all’incontro avvenuto tra la squadra e gli ultras durante l’ultima seduta di allenamento al Del Conero: "Sentiamo la loro vicinanza, per noi è motivo di soddisfazione sentirli sempre così vicini, come successo l’anno scorso dopo sconfitte casalinghe demenziali contro Fermana, Entella e Modena. Sentimmo parole degne di una delle migliori tifoserie d’Italia ed è stato così anche oggi. I ragazzi sono contenti di sentire l’affetto della gente: so che si sobbarcano diversi chilometri, quindi averli visti di persona è stata una soddisfazione".