"Dall’inferno al paradiso, il calcio è questo"

Mister Colavitto elogia il carattere della squadra: "I cambi erano preparati, la svolta è arrivata con la parata fondamentale di Avella"

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"Non so se è la vittoria della svolta, il calcio è questo, regala emozioni impressionanti, passi dall’inferno al paradiso in venti minuti".

Così attacca il tecnico biancorosso, Gianluca Colavitto, nel dopo partita, commentando la prestazione dei suoi. "Faccio i complimenti alla squadra, che ha un’anima e stavolta l’ha dimostrata ancora di più. Devo fare analisi serene e coerenti e le farò, i ragazzi sanno cosa non mi è piaciuto e su questo dovremo lavorare". Colavitto sui quattro cambi che hanno deciso la gara: "Erano quattro cambi preparati, c’è stato un momento in cui mi sono girato in panchina e ho detto che questa partita si poteva ribaltare, la parata di Avella sul 2-0 era stata un episodio chiave, sentivo che qualcosa poteva succedere. Grosso merito a chi è subentrato e ha dato la spinta che serviva alla squadra per rovesciare il risultato. Ma non sono stati i cambi, è stato l’atteggiamento giusto dei ragazzi, come quello di domenica scorsa a Gubbio, quando dopo un rigore sbagliato hanno ripreso la partita e la volevano vincere. Il merito è sempre e comunque loro. Sono ragazzi seri, con grande professionalità, sono stati premiati e sono contento così".

Colavitto prosegue guardando avanti: "Una vittoria che ci permette di guardare con una prospettiva diversa le prossime settimane, una vittoria che vale molto più di tre punti, era fondamentale vincere, ci siamo riusciti in rimonta, non ci dobbiamo abituare a questo. Dobbiamo metterla dentro e mantenere il risultato o incrementare i gol, non ci piace subire gol come è successo. Ma è una vittoria che ci fa lavorare bene e guardare avanti con più ottimismo".

E sul tifo conclude: "La curva per noi vince ogni domenica. E poi mi sono piaciuti quelli che mi hanno attaccato dalla tribuna, anche loro mi danno la forza di andare avanti".

Dall’altra parte uno sconsolato Massimiliano Maddaloni: "Se lo sapessi cos’è successo... Sono molto amareggiato, sei partite finite in questa maniera, sessanta minuti dominati con l’avversario che ci mette poco in difficoltà, e poi… Anche stavolta l’Ancona non aveva fatto un tiro in porta, non c’erano segnali per dire che la partita potesse cambiare. Abbiamo preso due gol su calci da fermo, uno su cross in cui eravamo ben piazzati… E’ una situazione mentale, questa squadra non riesce a mantenere alta l’attenzione per tanto tempo, non so spiegarmelo in altro modo".

Giuseppe Poli