Gimbo cambia look e non suda, finale a Torun senza troppi sforzi

Basta un 2,21 a Tamberi per arrivare all’ultimo atto dell’Europeo. Nedasekau primo avversario per la vittoria

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L’importante era non sprecare energie in vista della finale di domenica, visto che è stata comunque una giornata intensa quella di ieri per Gianmarco Tamberi in Polonia. E sorprendente. Perché Gimbo si presenta ai Campionati Europei indoor 2021 sulla pedana di Torun con un look particolare. La mezza barba sembra essere solo un lontano ricordo, ma non è detto che non ritorni. Il Gimbo attuale sfoggia capelli biondo platino per la qualificazione alla finale europea di salto in alto.

"E’ stata una pazzia, un gioco - commenta il portacolori dell’Atl-Etica San Vendemiano, classe 1992 -. Con tutti i sacrifici che facciamo, ogni tanto qualcosa che esca dai binari ci sta. Mi diverte. Mi stanno anche bene, no?".

La sorpresa arriva durante il riscaldamento. Sorprende tutti seduto sulla panca mentre si sta preparando per la qualificazione alla finale dell’alto. Centrata senza sudare. A Gimbo bastano solo due salti. Non deve far meglio di 2,21 per accedere al turno decisivo. Gimbo, d’azzurro vestito, supera 2,16 e poi 2,21 in calzamaglia, poco più di un allenamento per lui a queste misure. E’ l’unico, insieme al bielorusso Maksim Nedasekau, a non commettere errori. Già il bielorusso Nedasekau.

L’avversario da tenere d’occhio domenica (entrambi poche settimane fa hanno saltato sempre a Torun 2,34 misura poi migliorata di un centimetro da Tamberi ad Ancona quasi due settimane fa), visto che non c’è l’ucraino Andriy Protsenko fermato da un infortunio. A Tamberi, primo al mondo nel 2021, non serve transitare a quote superiori perché soltanto in otto oltrepassano l’asticella a 2,21, completando il cast della finale (domenica alle 11.25).

Avanti anche il tedesco campione europeo all’aperto Mateusz Przybylko (un errore a 2,16), l’ucraino Nikitin, il lituano Glebauskas, il tedesco Potye, il belga Carmoy e l’ungherese Jankovics. Nel secondo e ultimo salto della serata polacca, quello da 2,21, mima un tiro al canestro. "È bastato un 2,21 - racconta a caldo - era capitato già a Zurigo nel 2014 di passare con misure non impegnative, in quel caso saltando 2,19. Nedasekau è tra i più forti al mondo, come anche Przybylko, quindi per contendersi le medaglie sarà una bella sfida. Ci divertiremo sicuramente. Spiace non ci sia Protsenko che ha avuto un problema: sarebbe stata una bella prova per le Olimpiadi, in una gara di così alto livello con la maglia della Nazionale, che dà sempre un’energia diversa".

A Torun Tamberi si presenta da campione in carica dopo il titolo vinto nel 2019 a Glasgow oltre che capitano azzurro. Ieri il campione italiano di salto in alto ha tenuto anche il discorso ai compagni in azzurro visto che è il capitano della spedizione italiana.

"Qualsiasi cosa succede possiamo fare i numeri. Quindi è il nostro momento, c’abbiamo l’azzurro che ci porta ovunque. Mi raccomando ragazzi a bomba" ha detto Gimbo con tanto di applausi finali. Tamberi ha suonato la carica a una Nazionale alla ricerca di soddisfazioni e di medaglie.

Michele Carletti