Scherma, ai mondiali l’anconetano Marini

Il ct Cerioni ha scelto la squadra del fioretto che dal 15 luglio sarà impegnata al Cairo: ennesima soddisfazione per il giovane campione

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Trasformare in oro l’argento individuale conquistato la scorsa primavera agli europei di Antalya e confermarsi sul gradino più alto del podio, al collo il metallo più pregiato, nella prova a squadre: un sogno, quasi un imperativo per Tommaso Marini e per la nazionale di fioretto in procinto di partire per Il Cairo dove dal 15 al 23 luglio prossimi si svolgeranno i mondiali di scherma. Ieri il ct azzurro, lo jesino Stefano Cerioni, ha reso noti i nomi degli azzurri chiamati a ripetere, e possibilmente migliorare i risultati dell’ultimo europeo, con Tommaso Marini, che come consuetudine avrà al suo fianco a bordo pedana Giovanna Trillini, la maestra che lo allevato al Club Scherma Jesi. Il ct ha convocato Giorgio Avola, Guillame Bianchi, Daniele Garozzo e Alessio Foconi. Sfida nella sfida per la spedizione azzurra non solo migliorare le recenti performances in terra di Turchia – un corposissimo medagliere di quattordici medaglie, 4 d’oro – riscattare la delusione di Budapest 2019 dove, alla vigilia della pandemia si erano svolti gli ultimi mondiali, il bottino azzurro fu di otto medaglie nessuna delle quali d’oro.

Da altre parti si sarebbe comunque festeggiato a champagne, cocente delusione per una disciplina, e una federazione abituata a ben altri numeri. Le gare di fioretto maschile, con Marini in pole position per un posto da titolare nel quartetto azzurro, inizieranno il 20 luglio con le fasi preliminari e si concluderanno il 23 luglio in coincidenza dell’ultima giornata della manifestazione.

Per Tommaso Marini, detentore del titolo a squadre e vice campione europeo la possibilità di entrare a far parte giovanissimo (è nato in Ancona il 17 aprile 2000) dell’elite del fioretto mondiale, segno distintivo degli atleti che hanno la ventura di indossare i colori biancorossi del Club Scherma Jesi, raccogliendo il testimone per oltre un trentennio assoluto dominio del ct e del terzetto rosa forgiato dal maestro Triccoli.

Una sorta di passaggio di consegne, da Stefano Cerioni, primo oro olimpico del club jesino, attraverso la dinastia Trillini, Vezzali, Di Francisca. Magari con una piccola differenza, loro quattro erano saliti in pedana appena smesso il biberon, Tommaso prima di prendere in mano il fioretto aveva fatto piscina, ‘per allargare la cassa toracica’. Poco da dire, se uno è destinato, è destinato…

Gianni Angelucci