Senigagliesi prova a stupire l’Agnonese

"C’è una dirigenza preparata ed attiva, faremo buone cose anche con un budget ridottisimo"

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di Michele Carletti

La categoria è sempre la stessa, la regione no. Dalle Marche al Molise. Mister Stefano Senigagliesi, classe 1964, scende ad allenare ad Agnone, nel paese delle campane, reduce dall’esperienza di due anni e mezzo nella quarta serie nazionale con la Sangiustese. Senigagliesi è ripartito con l’Olympia Agnonese, una società storica in D visto che sarà alla quattordicesima stagione consecutiva in quarta serie. Un record per il comune di poco più di cinquemila abitanti della provincia di Isernia. "Quest’anno per via del Covid volevo restare a casa, ma poi ci ho pensato bene. C’era il rischio di stare lontano dalla mia passione non una, ma due stagioni visto che i tornei si potrebbero fermare nuovamente nei prossimi mesi – racconta l’allenatore osimano –. Ho avuto varie trattative, non sono riuscito a chiudere. E’ arrivata la chiamata dell’Agnonese e ho accettato. Rischiavo di rimanere fuori troppo tempo".

Una strada in salita e non solo per l’altitudine. Problemi legati anche al commissariamento del comune hanno fatto ritardare l’allestimento della squadra. E’ stata indetta anche una sottoscrizione popolare. I granata però sono ripartiti con l’obiettivo della permanenza nella categoria. "Seppur in ritardo, ma sono fiducioso – dice il mister – con una dirigenza dalla collaudata esperienza, che le cose le sa fare, molto disponibile e due persone brave e in gamba come il giovane ds Gianluca Greco e un guru del calciomercato come Antonio Palermo. Una squadra giovane, con un budget ridottissimo. Dobbiamo operare bene e in maniera oculata, senza sbagliare niente".

Un tecnico che con i giovani ci sa fare, seppur in un campionato difficile che vede quest’anno ai nastri di partenza anche il Castelfidardo. "Un girone dove Recanatese, Campobasso, Pineto e Notaresco sono di un’altra dimensione. Non dimenticando le laziali. C’è una campana. Un campionato bello, con squadre blasonate. Se devo proprio tribolare – dice Senigagliesi – preferisco farlo con squadre forti, in partite che ti divertono anche se il più delle volte le perdi. Il Castelfidardo? Una squadra rodata, con una società che ha esperienza nella categoria. Potrebbe vivere una stagione serena".

Senigagliesi fisicamente è in Molise, ma ha sempre Osimo e i colori giallorossi dell’Osimana nel cuore. "Ultimamente in società mi hanno fatto arrabbiare. Una grande società fatta di amici, ma hanno toppato un po’ in professionalità per come hanno gestito l’arrivo dei quattro ex Sangiustese (Chiodini, Proesmans, Patrizi e Camillucci, ndr). Con il loro avvento all’Osimana non c’entro assolutamente nulla e lo dovevano almeno farlo sapere alla società Sangiustese. Devo a loro molto e sarò sempre grato. Mi hanno reso più bravo di quello che sono".