A14 traffico Pedaso, automobilisti esausti. "Un’ora per fare 8 chilometri"

Cantieri infiniti, protesta dei lavoratori: tra San Benedetto e Pedaso bloccate pure le ambulanze

La scena dell'incidente all'uscita per il casello di Grottammare

La scena dell'incidente all'uscita per il casello di Grottammare

San Benedetto (Ascoli), 23 luglio 2019 - I disagi che gli automobilisti incontrano nel tratto autostradale fra San Benedetto e Pedaso, interessato dalle gallerie in manutenzione da parte della società Autostrade per l’Italia, rappresenta un problema, anzi un danno anche economico per chi l’autostrada la usa per lavoro. Il cavalier Tullio Luciani, presidente provinciale degli agenti di commercio e consigliere nazionale della Fnaarc, afferma: «Noi siamo quelli che viviamo maggiormente questi disagi poiché gli agenti di commercio, che mediamente percorrono sui 60mila chilometri l’anno, subiscono incredibili ritardi di lavoro. Ogni giorno ci sono persone che attraversano il territorio e rimangono imbottigliate nel tratto delle gallerie, con enorme perdita di tempo, risorse ed energie, e danni economici consistenti. Facciamo appello agli enti preposti affinché questi disagi terminino presto». Abbiamo incontrato anche Luigi Santori, agente di commercio di Grottammare.

LEGGI ANCHE A14 Grottammare, ambulanze bloccate. Autostrade corre ai ripari

«Perdo tanto tempo in fila in autostrada. Stando a Grottammare la utilizzo giornalmente e quando ci sono le code, talvolta significa perdere anche più di un’ora. Se si esce a San Benedetto e si percorre la Nazionale, si incontrano gli incolonnamenti, se si sceglie il lungomare si rischia su ogni attraversamento pedonale. In A14, il più delle volte, per fare gli ultimi 8 chilometri impiego oltre un’ora, se non ci sono incidenti; altrimenti va anche peggio e all’uscita dobbiamo comunque pagare. Il problema è che non ci sono strade alternative. Insomma, paghiamo il bollo, paghiamo l’assicurazione, paghiamo l’autostrada, paghiamo le accise sul carburante e i servizi sono carenti su ogni arteria».

C’è poi anche chi l’autostrada la utilizza per i soccorsi. «Abbiamo serie difficoltà quando facciamo i trasferimenti urgenti dall’ospedale di San Benedetto a quello di Ancona – affermano gli autisti del 118 –. Restare incolonnati per noi è un rischio, poiché i pazienti che abbiamo a bordo talvolta hanno bisogno di essere centralizzati con urgenza. Quando ci sono i cambi di carreggiata con il doppio senso di marcia, anche se accendiamo la sirena non possiamo sorpassare perché non c’è posto per un terzo veicolo. Quando abbiamo informazioni su eventuali incolonnamenti scegliamo di arrivare fino a Pedaso percorrendo la Nazionale, ma è sempre tanto tempo prezioso che perdiamo lungo la strada. I lavori prima terminano e prima e meglio per tutti».

Ci sono poi gli autotrasportatori. Marco percorre l’autostrada giornalmente, con la sua autocisterna. «I lavori non possono durare un anno. Dieci chilometri di gallerie a doppio senso di circolazione fanno perdere dai 20 ai 30 minuti ogni volta, se non ci sono incidenti. Per me un danno economico a livello di ore di guida che spesso mi impedisce di fare due viaggi in un giorno. Lì poi non vedo mai una forza lavoro importante capace di imporre un’accelerazione alle opere in corso: non si vede una fine. Spero si diano una mossa».