VALERIO ROSA
Cronaca

Addio a Gianluigi Pompei: l'ultimo saluto nella chiesa di San Paolo

La comunità si stringe per l'addio a Gianluigi Pompei, ex portiere dell'Ascoli Calcio, morto a 48 anni per emorragia cerebrale.

La comunità si stringe per l'addio a Gianluigi Pompei, ex portiere dell'Ascoli Calcio, morto a 48 anni per emorragia cerebrale.

La comunità si stringe per l'addio a Gianluigi Pompei, ex portiere dell'Ascoli Calcio, morto a 48 anni per emorragia cerebrale.

Dolore, tristezza, incredulità e tante lacrime. La chiesa di San Paolo a Pagliare del Tronto, ha fatto fatica a contenere tutti coloro che hanno voluto porgere l’ultimo saluto a Gianluigi Pompei, più conosciuto come ‘Sciuccamà’, un soprannome che gli aveva affibbiato l’ex portiere della Roma, Morgan De Sanctis quando entrambi giocavano a Pescara.

Tanti i dirigenti sportivi, gli ex calciatori, gli allenatori e gli amici che hanno voluto abbracciare idealmente Gigi Pompei e i suoi familiari in particolare la moglie candida e il figlio Gianluigi Junior. Deceduto a soli 48 anni a causa di una emorragia cerebrale, l’ex portiere dell’Ascoli Calcio, ha ricevuto messaggi di cordoglio da tutta Italia, In particolare da Venezia dai suoi ex compagni di squadra Peppe Aprea e Giorgio La Vista, con lui nella rosa bianconera in Serie C nella stagione 1996-97 con Mister Nicolini.

In chiesa la squadra dell’Azzurra Sbt dove Pompei ora era preparatore dei portieri e gli ormai ex Giovanissimi 2007 del Monticelli Calcio di Mister Mauro Giorgi che avevano vinto il titolo provinciale proprio con Gigi Pompei nel team tecnico e che hanno deposto un mazzo di fiori sulla bara.

Emozionato anche l’ex compagno di squadra nell’Ascoli, Pietro Zaini: "E’ un giorno davvero doloroso per me – ha ammesso – con Gigi siamo cresciuti insieme nelle giovanili dell’Ascoli fino ad arrivare in prima squadra. Io sono stato più fortunato e sono arrivato in serie A. Lui si è un po’ perso nei Dilettanti e la vita non è stata generosa nei suoi confronti. L’ho chiamato per venire a fare il preparatore dei portieri al Monticelli quando sono stato Responsabile del Settore Giovanile perché sapevo bene quanto amore aveva per il calcio. I ragazzi che ha allenato gli hanno voluto e gli vorranno sempre bene come ad un secondo padre. Per questo ci tengo a dire a tutti i miei colleghi dirigenti, ex calciatori, allenatori: non abbandonate chi ha avuto meno fortuna di noi".

Valerio Rosa