
Nazzareno Torquati, uomo di grande visione e impegno per San Benedetto, ha ricevuto un commosso addio nella piccola chiesa di San Giuseppe. Autorità politiche, sportive e cittadini hanno reso omaggio alla sua dedizione e coraggio.
La piccola chiesa di San Giuseppe non è riuscita a contenere le tante persone che sono intervenute per dare l’ultimo saluto a Nazzareno Torquati, un uomo che ha dato tanto alla città. "Era una persona dalla mentalità che andava ben oltre il semplice ragionamento – ha affermato il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo - Aveva un modo di vedere le cose più avanzato rispetto alla maggior parte degli altri". Torquati aveva 71 anni ed era stato assessore con l’amministrazione Paolo Perazzoli il cui personaggio politico ha ricordato quante battaglie in quegli anni condussero insieme. Struggente il ricordo dei nipotini Arianna ed Emanuele. Tra i presenti anche l’ex sindaco Pasqualino Piunti, gli assessori Domenico Pellei e Bruno Gabrielli, i consiglieri Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci. C’era anche il presidente della Sambenedettese calcio Vittorio Massi ad evidenziare l’importante ruolo rivestito da Nazzareno Torquati quando, coraggiosamente, nel 1994 riuscì a risollevarla dopo il fallimento. Oltre agli esponenti politici e del mondo sociale, erano presenti anche molti sambenedettesi che si sono stretti al dolore della moglie Luisa, dei figli Matteo e Francesco e dei nipoti. "Ha saputo mettersi in ginocchio per chiedere a gran voce la crescita della città e della comunità" - ha dichiarato padre Silvano durante l’omelia descrivendo con quanto coraggio Nazzareno ha saputo combattere su vari fronti dove credeva ciecamente. Il sacerdote ha così reso omaggio alla determinazione e alla passione con cui Torquati ha servito la sua comunità.
Ma. Ie.