MATTEO PORFIRI
Cronaca

"Adesso Spalletti lo porti in azzurro"

Il sindaco Borraccini: "Dopo Bologna siamo diventti la località di Italia col maggior numero di tifosi rossoblù"

Il sindaco con la maglia della nazional con la quale Orsolini realizzò cinque gol. al Mondiale Under 20 Foto Vagnoni

Il sindaco con la maglia della nazional con la quale Orsolini realizzò cinque gol. al Mondiale Under 20 Foto Vagnoni

La maglia della nazionale, rigorosamente autografata, indossando la quale Orsolini realizzò cinque gol in sette partite al Mondiale Under 20 che si disputò in Corea del Sud nel 2017, vincendo addirittura la Scarpa d’Oro come capocannoniere del torneo. E, lì vicino, un pallone, anche quello con tanto di dedica e autografo. Il sindaco di Rotella, Giovanni Borraccini, custodisce gelosamente i due cimeli nel suo ufficio. E guai a chi li tocca.

Sindaco lei che ha visto crescere questo ragazzo, che emoziona prova nel vedere il calciatore che è diventato?

"L’entusiasmo, in paese, è tanto. Si parla sempre di lui, ormai. Dopo Bologna, credo che questa sia la seconda località d’Italia nella quale c’è il maggior numero di tifosi rossoblù. Anche se, in realtà, noi rotellesi tifiamo per Riccardo, a prescindere dalla squadra in cui gioca".

Chi è Riccardo per voi rotellesi?

"Hai detto bene. Per noi non è Orsolini, ma è Riccardo. Ogni volta che torna, infatti, restiamo tutti stupiti dalla sua umiltà. E’ rimasto quel ragazzino che tutti conosciamo, non si è montato la testa nonostante la straordinaria carriera che sta facendo. Ha mantenuto le sue amicizie in paese ed è rimasto sempre legato al luogo in cui ha vissuto la sua giovinezza. Ormai è diventato un uomo, ma per noi resta sempre un ragazzo speciale: rispettoso, sorridente e un serio professionista".

Qual è il primo ricordo che le viene in mente ripensando a quando ‘Orso’ era piccolino?

"Ce ne sono tanti. Però, in particolare, ricordo che la gente si arrabbiava perché lui prendeva a pallonate la serranda, giù vicino alla piazza, e faceva continuamente rumore. Ora i tempi sono cambiati, purtroppo, ed è raro vedere dei ragazzini che giocano a pallone. Ora pagheremmo per rivivere quei momenti. Riccardo è sempre stato educato e rispettoso, anche da bambino. Lui ha meritato tutto ciò che ha ottenuto, perché il suo successo è frutto di grandi sacrifici".

Organizzerete qualcosa per lui appena tornerà?

"Vediamo. Al momento stiamo valutando se promuovere un evento nel corso dell’estate. Ovviamente bisognerà anche considerare i suoi impegni. Però sì, ci piacerebbe rendergli omaggio con qualche iniziativa. Vorremmo invitarlo, ad esempio, quando inaugureremo il nuovo campo da calcio. Abbiamo ottenuto più di un milione di euro per riqualificarlo e, quando sarà pronto, ci piacerebbe avere con noi Riccardo per il taglio del nastro".

Che ne pensa della sua esultanza divenuta ormai caratteristica, quel ‘toc toc’ verso le telecamere?

"Eh, c’è poco da dire. Speriamo che lui continui a bussare e che Spalletti, il prima possibile, gli spalanchi le porte della nazionale".

Matteo Porfiri