
Mai pace, nel centrosinistra, fu tanto travagliata. A pochi mesi dalle elezioni comunali, le diverse correnti del blocco continuano il braccio di ferro perché il proprio candidato sindaco prevalga. Dopo l’accorato appello all’unità lanciato due giorni fa da Flavia Mandrelli (Articolo Uno), il segretario comunale del suo stesso partito rivendica la bontà del percorso fatto fino a questo momento: percorso che ha portato all’individuazione di Aurora Bottiglieri. Dall’altra parte, il segretario Pd del circolo nord Alessandro Marini apre alla consigliera di minoranza, riaffermando quanto scritto pochi giorni al coordinatore dei sindaci Matteo Ricci assieme ad un altro segretario, Alvaro Paolini (circolo sud). Marini, anzi, fa di più: propone Mandrelli come candidato di garanzia per unire Pd, Verdi e Cinque Stelle. Intanto, però, da Articolo Uno piovono strali su Mandrelli.
"In queste ore si sta assistendo ad un rincorrersi di esternazioni di unità del centro sinistra – afferma Stefania Spacca – chiedendo a chi è sceso in campo di fare un passo indietro, quasi a voler snobbare tutto il lavoro e tutto l’impegno messo in campo fino a questo momento. Sin dalle prime riunioni abbiamo sempre indicato come strada da percorrere quella della candidatura civica. Sentire oggi questi appelli all’unità della sinistra rimettendo in gioco il nome di Aurora Bottiglieri, che voglio ricordarlo, non è iscritta ad alcun partito ed è un’autentica rappresentante del ‘civismo’, appaiono fuori tempo e fuori luogo". La porta dell’alleanza viene lasciata aperta, ma solo a patto che si vada sotto il gonfalone Bottiglieri. "Il percorso fatto – conclude Spacca – é e rimane aperto ed inclusivo nei confronti di chi riterrà di voler aderire ad una proposta innovativa, mirata a far tornare al voto tutte quelle persone che hanno perso la voglia di esercitare un diritto irrinunciabile della democrazia". Insomma, no, al tavolo trilaterale e bilaterale, no alle primarie. Quest’ultimo strumento, peraltro, è stato rigettato anche dal segretario dem Roberto Giobbi (circolo centro). Gli unici a non dire no sono Marini e Paolini, anche se quest’ultimo, alcuni giorni fa, ha firmato un documento del suo direttivo che pone le primarie fuori da ogni discussione. "La lettera aperta di Flavia Mandrelli a tutte le forze del centrosinistra è, come sempre, condivisibile e puntuale – apre Marini – La professoressa Mandrelli si è particolarmente distinta in questi cinque anni di consiglio comunale con battaglie sempre puntuali e importanti e dall’alto della sua esperienza sicuramente ha sollevato un grido di allarme che non può cadere nel nulla. Personalmente ritengo che Flavia Mandrelli possa essere proprio il nome sul quale si debba puntare".
Giuseppe Di Marco