Associazione pescatori, un evento per ricordare i pionieri: "Ora serve il Parco Marino"

L'evento "Capitani coraggiosi" racconta le epiche storie dei pescatori che hanno segnato la storia della marineria. Sabato 20 aprile, alle ore 17.30, presso l'Associazione Pescatori, si terrà un incontro condotto dal giornalista Patrizio Patrizi per valorizzare il contributo dei marinai alla crescita della comunità e sensibilizzare sul declino dell'attività oceanica.

Associazione pescatori, un evento per ricordare i pionieri: "Ora serve il Parco Marino"

Associazione pescatori, un evento per ricordare i pionieri: "Ora serve il Parco Marino"

Ricostruire l’epopea di una generazione di pescatori con l’evento ’Capitani coraggiosi’. Sono racconti di vita e di navigazione dei comandanti che hanno fatto la storia della marineria, e se ne parlerà sabato 20 aprile, alle ore 17.30, con ingresso libero, condotto dal giornalista Patrizio Patrizi, presso la sede dell’Associazione Pescatori, grazie al coordinamento di Francesco Laurenzi, Francesco Murani e Giuseppe Balloni, che gli anni della pesca oceanica l’hanno vissuta, i quali si sono impegnati nella raccolta degli aneddoti, delle testimonianza. Con l’anteprima, alle 16.30, a cura dello storico Giuseppe Merlini, sulla città marinara e sulle tipologie delle barche che hanno contribuito alla crescita della comunità in termini di pesca. "Senza il contributo dei marinai la città non sarebbe quella che è - afferma il presidente del Circolo, Gino Troli - sono stati il nervo dello sviluppo, con la pesca atlantica, e con il commercio del pesce. Bisognerebbe pensare alla nascita di un parco marino". "L’incontro di sabato con la marineria cittadina servirà per inquadrare meglio gli aspetti dell’attività oceanica, che ormai è al declino, con impatti negativi sull’economia" aggiunge Patrizio Patrizi, direttore responsabile del periodico del CDS, Lu Campanò. Di una cosa si dice certo il comandante Francesco Laurenzi: "Noi sappiamo che i nostri pronipoti per sfamarsi dovranno tornare al mare. Per cui si deve pensare al Parco Marino e ad altro: i politici devono farlo. Noi siamo ormai invisibili. Venendo a terra siamo diventati anche imprenditori, abbiamo delle peculiarità che abbiamo dimostrato sia in mare, costretti a competere con la flottiglie varie. Siamo stati il volano e la ricchezza della città e oggi noi e i nostri figli ci troviamo emarginati" aggiunge Laurenzi, che con tantissimi altri marinai ha una ferita aperta sull’area dove spicca la prua della Genevieve: "Solo la notte, offre la visione dei 60 nomi delle barche che hanno fatto la storia della pesca atlantica, tramite un proiettore, senza alcuna nota. Per questo ormai abbiamo raccolto duecento firme per chiedere di renderla più visibile e speriamo che il sindaco accolga la nostra richiesta".

Stefania Mezzina