Castorano, arrestato il nigeriano che chiedeva casa al Comune

L’uomo deve scontare 12 anni di reclusione per i reati di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione

Carabinieri in azione (foto d’archivio)

Carabinieri in azione (foto d’archivio)

Castorano, 3 ottobre 2018 - E’ stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Offida un nigeriano di 30 anni che deve scontare 12 anni di reclusione per i reati di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione, commessi tra il 2008 e il 2010 a Milano e Sant’Omero. L’uomo, fermato ed identificato, è stato associato al carcere di Marino del Tronto a disposizione della Magistratura.

La vicenda dell’uomo aveva fatto molto discutere nei mesi scorsi. Il nigeriano aveva infatto chiesto al sindaco di Castorano, Daniel Ficcadenti, un alloggio. «Non posso – aveva detto Ficcadenti – trovare la casa ad un uomo che si è macchiato di reati gravissimi. Non ho case da dare ai cittadini onesti, figuriamoci se è giusto darla a uno che ha ridotto una donna in schiavitù e ne ha causato anche la morte». Il trentenne nel dicembre del 2016 aveva ottenuto gli arresti domiciliari, a causa di alcuni problemi di salute che rendevano il regime carcerario insopportabile.