Coronavirus Ascoli Piceno, anche il questore fermato dai vigili

Controlli a tappeto in città. Venerdì in piazza Arringo la Municipale ha bloccato un uomo con cappello e mascherina: era Paolo Maria Pomponio

Ascoli, anche il questore Pomponio fermato dai vigili (Foto Labolognese)

Ascoli, anche il questore Pomponio fermato dai vigili (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 21 marzo 2020 - "Il lavoro di squadra è alla base di tutto". Lo afferma il Questore Paolo Maria Pomponio, anche lui fermato ieri dalla polizia municipale nell'ambito dei serrati controlli messi in campo per arginare il contagio. Nella provincia di Ascoli, il dispositivo operativo predisposto dalla Questura sull'osservanza delle misure finalizzate a impedire la diffusione del Coronavirus è infatti talmente stringente che ci incappano anche coloro che lo hanno progettato.

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La rete dei controlli, che impegna numerosi equipaggi della polizia di stato, carabinieri, polizie municipali, quella provinciale e guardia di finanza, è stata estesa anche lungo il tratto di mare che lambisce la costa, dove il pattugliamento è assicurato da un natante delle Fiamme Gialle. Nulla è lasciato al caso, tant'è che ieri pomeriggio, poco prima delle 3, una pattuglia della municipale ha fermato in piazza Arringo un uomo in bicicletta.

Lui, che indossava cappellino e mascherina, ha esibito i documenti dichiarando il motivo del suo spostamento. I vigili hanno verificato che era tutto in regola. L'uomo che era in sella era appena uscito dal suo ufficio, distante da lì poche centinaia di metri, per rientrare a casa e mangiare un panino. Lui era il Questore e  tutto si è svolto lungo la direttrice del residence dove alloggia da qualche settimana. Prima di andar via il Questore si è complimentato con la pattuglia, mettendo in risalto l'impegno che tutte le donne e tutti gli uomini in divisa stanno mettendo in campo ormai da giorni per stare di fianco ai cittadini in questo complesso e inedito scenario.

"Grazie al prefetto, Rita Stentella, abbiamo messo su un complesso dispositivo di controlli che ha alla base un grande lavoro di coordinamento delle forze dell'ordine. Ognuno sta facendo la sua parte, a partire dalle pubbliche autorità locali dei 33 comuni che fanno parte del territorio piceno. A me è toccato il compito di stabilire con ordinanza il piano concreto dei controlli, ma il cuore di tutto è il lavoro di squadra tra le forze di polizia locale, l'Arma dei carabinieri, la polizia di Stato, la guardia di finanza e tutti i sindaci, che stanno facendo un grande lavoro. E' molto importante, però, che ognuno di noi sia responsabile. Stiamo scrivendo importanti pagine di storia".