
Sarebbe dovuto essere una sereno momento dedicato alla festa del patrono e invece si era trasformato in una giornata di violenza inaudita, che aveva visto due brutali aggressioni a colpi di coltello di cui era stato protagonista un marocchino di 44 anni che, fortunatamente, era stato bloccato da alcune persone presenti e consegnato ai carabinieri. Al termine della scorribanda, una volta reso inoffensivo e indentificato, i militari dell’Arma della stazione di Montegranaro lo avevano denunciato alla Procura di Fermo per lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto ingiustificato di armi o strumenti atti ad offendere. Ed è proprio che queste accuse che il nordafricano è stato rinviato a giudizio e comparirà davanti al giudice del tribunale di Fermo L’episodio risale al pomeriggio del 12 ottobre scorso quando a Montegranaro, nel corso dei festeggiamenti del Santo Patrono, il nordafricano aveva aggredito un connazionale, suo coetaneo, all’interno di un bar, probabilmente per vecchi rancori tra i due, tentando di colpirlo all’addome con un coltello a serramanico. Tuttavia, non era riuscito nell’intento grazie alla reattività della vittima, che aveva schivato il fendente. Poco dopo, lo stesso aggressore, per futili motivi, aveva avuto un diverbio con un italiano di origini pugliesi domiciliato a Montegranaro, culminato con un’aggressione a coltellate. Al termine dello scontro il pugliese aveva riportato una lieve ferita da taglio al volto, procurata con lo stesso coltello del primo episodio. Nel corso della seconda aggressione, avvenuta tra le bancarelle presenti nel centro cittadino per la festa, il marocchino era stato bloccato e disarmato da alcuni presenti, che lo avevano poi consegnato ai carabinieri subito giunti sul posto. Al termine degli accertamenti, quindi, i militari dell’Arma avevano denunciato il magrebino alla Procura per lesioni personali aggravate, minaccia aggravata e porto ingiustificato di armi o strumenti atti ad offendere.
Fabio Castori