
I carabinieri di San Benedetto
Nel pomeriggio di ieri il medico legale Piergiorgio Brandimarti, nell’obitorio dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli ha eseguito la ricognizione cadaverica sulla salma di Stefano Mosca, 56 anni di San Benedetto, trovato cadavere nella sua abitazione di via Risorgimento la mattina di sabato scorso. L’accertamento è stato disposto dalla Procura per stabilire le cause del decesso e per capire se per arrivare alla definizione del giallo si rende necessario o meno l’esame autoptico. L’uomo, che viveva con lo zio che l’ha trovato privo di vita sul pianerottolo dell’appartamento intorno alle dieci di mattina, era conosciuto dalle autorità sanitarie per patologie pregresse.
Sul caso sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di San Benedetto per chiarire alcuni aspetti legati alla presenza di sangue a terra e, in particolare sulla parete di casa. L’uomo era uscito intorno alle ore 22 di venerdì per andare al bar dove solitamente si incontrava con gli amici. Tornando a casa, a tarda notte, potrebbe aver accusato un malore e sbattuto la testa contro il muro di casa, ma sarà necessario appurare se il decesso è legato a un malore improvviso o se a seguito del colpo ricevuto alla testa. Da qui le indagini e gli approfondimenti di medicina legale disposti dal magistrato che si occupa del caso.
Nelle prossime ore si saprà quale decisione adotterà il procuratore della Repubblica, che potrebbe ritenere sufficiente la ricognizione cadaverica oppure dare il mandato per l’esecuzione dell’autopsia.
ma. ie.