I ginnasti Macchini e Levantesi d’argento in Coppa del Mondo

Ottimo gara d’esordio per i due fermani a Cottbus in Germania. Sfiorato anche l’oro. .

I ginnasti Macchini e Levantesi   d’argento in Coppa del Mondo

I ginnasti Macchini e Levantesi d’argento in Coppa del Mondo

Carlo Macchini e Matteo Levantesi a Cottbus in Germania nella gara di esordio della Coppa del Mondo hanno vinto l’argento. Il ‘Bistecca’, questo il soprannome con cui è noto anche nel circuito sportivo, con il punteggio di 14.133 ha ceduto il gradino più alto del podio al giapponese Kawakami (14.266, ndr) confermando le eccezionali doti che gli hanno permesso, tra l’altro, di diventare campione italiano prima e vincere la medaglia d’oro nella tappa dello scorso anno al Cairo. "Una grande soddisfazione di cui sono particolarmente contento- ha confessato Macchini- perché venivo da un periodo difficile: tanta fatica ma pochi risultati. Grazie a Marco Fortuna, il mio allenatore, ho raggiunto la forma accettabile che mi ha permesso di eseguire una buona gara in qualifica e in finale: nonostante qualche sbavatura, è andata molto molto bene". Non si stanca mai di volare in alto Carlo, tant’è che, raggiunto telefonicamente tra un viaggio in aereo e l’altro, durante il rientro in Italia, ha concluso: "Anche se in accordo con la federazione non parteciperò alle prossime tre tappe di Coppa del Mondo a Doha, Baku e Il Cairo, il mio riposo è giusto il tempo di tornare a casa, disfare le valige e prepararle di nuovo. Dedico la medaglia ad Anna Claudia Cartoni, l’ex ginnasta venuta a mancare lo scorso luglio. Con il libro ’Irene sta carina’ dedicato a sua figlia, mi ha dato l’opportunità di conoscere l’associazione ‘Rete del Dono’ e, nel 2019, girare il video ‘Difficoltà Fatica Follia’ per far conoscere i campionati di ‘Joelette’ che consente a ragazzi con disabilità gravi di partecipare grazie a una speciale carrozzina: a lei, il mio speciale pensiero".

Matteo Levantesi, con una prova maiuscola ed il personale di 15.266 supera Carlos Edriel Yulo, che con 15.166 aveva dominato la finale sugli staggi pari e sembrava destinato al titolo. Il talento marchigiano, seguito da Sergio Kasperskyy, sale per penultimo e compie l’impresa, scavalcando il filippino di un decimo. Lo stesso distacco però che basta in chiusura a Illia Kovtun per prendersi l’oro a quota 15.366.

Gaia Capponi