Il grido di dolore dei poliziotti Sap "Servono 23 agenti, ne arrivano 6"

Il sindacato contro il Viminale: "Così inevitabili peggioramenti su controllo e burocrazia, pronti alla protesta"

Il grido di dolore dei poliziotti Sap  "Servono 23 agenti, ne arrivano 6"

Il grido di dolore dei poliziotti Sap "Servono 23 agenti, ne arrivano 6"

"Ascoli isola felice, ancora una volta dimenticata". È con queste amare parole che Massimiliano D’Eramo, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), commenta la scarsa attenzione dimostrata dal governo centrale nei confronti della provincia Picena, per quanto riguarda l’organico di Polizia. Un organico che da tempo necessita di adeguato potenziamento: per il momento questo non arriverà, e quindi il sindacato annuncia azioni di protesta all’insegna di Palazzo Chigi. "Soltanto pochi mesi fa – afferma D’Eramo – apprendemmo la confortante notizia che la provincia di Ascoli, in base all’indice di criminalità redatto dall’Osservatorio Lab24, fosse risultata 89esima nella graduatoria di pericolosità nazionale. Scrivemmo che il dato ci riempiva di orgoglio e che era interesse collettivo mantenere la nostra provincia sicura, ma che per farlo sarebbe stato necessario invertire la pericolosa contrazione di personale della polizia, intervenendo affinché il ministero dell’Interno provvedesse all’assegnazione di un congruo numero di agenti che potesse sopperire al pensionamento di ben 23 operatori di pubblica sicurezza previsto nel solo anno 2023". Nonostante le rassicurazioni ricevute, lo scenario attuale non può definirsi roseo. "È notizia ufficiale di ieri che a questa provincia saranno assegnati soltanto 6 rinforzi, 2 alla sezione provinciale della polizia stradale, 4 per tutti gli altri uffici. Il piano di (de)potenziamento del Viminale produrrà dunque una contrazione, al momento, di ben 17 operatori di polizia entro il 2023, che comporterà un inevitabile peggioramento dei servizi al cittadino sia per il controllo del territorio sia nella gestione delle pratiche burocratiche quale passaporti, licenze e permessi di soggiorno". Per il Sap, si tratterebbe di una decisione irricevibile. "Questa organizzazione sindacale promuoverà forme di protesta e sensibilizzazione alle autorità provinciali per un definitivo rimedio".