La grande sete del Piceno. Ciip: "Così ci adeguiamo ai cambiamenti climatici"

Massimo Tonelli responsabile Reti Ciip all’assemblea di Confindustria: "L’obiettivo è migliorare il servizio idrico integrato nei 59 Comuni serviti".

La grande sete del Piceno. Ciip: "Così ci adeguiamo ai cambiamenti climatici"

La grande sete del Piceno. Ciip: "Così ci adeguiamo ai cambiamenti climatici"

L’acqua è l’elemento che ha da sempre caratterizzato lo sviluppo socio economico del Picenoe si è sviluppata un’importantissima realtà marinara sulla costa Picena e proprio sfruttando l’acqua molte aziende hanno deciso di investire creando importanti industrie. Un concetto perfettamente spiegato dal Simone Ferraioli presidente di Confindustria Ascoli nel corso dell’assemblea di ieri: "Grazie alle ingenti risorse idriche presenti nel Piceno molte aziende hanno deciso di investire sul nostro territorio. Pur non potendo disporre nell’800 di adeguate infrastrutture le aziende italiane hanno deciso di creare nel nostro territorio importanti strutture produttive proprio grazie alla disponibilità della risorsa idrica". L’attrattività del Piceno, però, nel corso degli anni ha dovuto fare i conti con altre eventi che hanno imposto l’adozione di strategie per ottimizzare la risorsa idrica. Massimo Tonelli responsabile Reti Ciip SpA intervenendo all’assemblea di Confindustria ha sottolineato l’importanza della "risorsa acqua". "Il sisma – ha detto nel corso del suo intervento Massimo Tonelli – ha portato ad una grossa scarsità di acqua. Proprio per far fronte a questa mutata disponibilità abbiamo realizzato il progetto del primo acquedotto antisismico d’Italia. Diventato un modello che altre realtà in Italia stanno replicando". La CIIP nel periodo 2010-2022 ha realizzato investimenti infrastrutturali per 256 milioni di euro. "La Ciip è stata anche destinataria di interventi diretti dell’Ue e in proposito proprio con lo scopo di migliorare l’efficienza, la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza climatica dei servizi idrici e delle acque reflue nelle Marche, a beneficio di oltre 414mila cittadini è stato finanziamento da 50 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) a CIIP".

In concreto, il finanziamento della BEI supporterà il piano di investimenti di CIIP per il periodo 2023 – 2027, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il servizio idrico integrato nei 59 Comuni serviti nelle Marche e la resilienza climatica contro futuri eventi meteorologici estremi, in linea con la direttiva quadro sulle acque e la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. L’acqua sarà l’elemento sul quale verrà costruito anche il futuro sviluppo socio economico del territorio Piceno. Il presidente di Confindustria Ascoli Simone Ferraioli concludendo i lavori dell’assemblea che è coincisa con i festeggiamenti per l’ottantesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione datoriale ha detto: "C’è un progetto che realizzeremo nell’area dell’ex Carbon d’intesa con la proprietà ovvero la famiglia Faraotti con Cnext e la Fondazione Carisap per dare nuova linfa allo sviluppo economico e sociale. Per far questo partiremo anche dalle idee che verranno proposte dagli alunni che frequentano le scuole del nostro territorio che avrà come tema proprio l’acqua e gli studenti che vinceranno il contest andranno a visitare il quartier generale di Cnext a Como". Proprio Cnext nei prossimi anni avrà un ruolo molto importante per scrivere le nuove pagine della storia di Confindustria Ascoli. Il modello dell’innovation hub creato sulle rive del Lago di Como ed esportato in altre realtà italiane e tra queste Ascoli, ha proprio lo scopo di mettere a fattore comune le competenze delle imprese innovative – startup, pmi e grandi aziende – aderenti al "patto di collaborazione" e distribuite nei diversi poli sul territorio nazionale, in favore di aziende che necessitano di innovare prodotti, processi e servizi, attraverso la costruzione di team di lavoro "su misura" come ha sottolineato Stefano Soliano amministratore delegato di Cnext intervenendo ai lavori assembleari.

Vittorio Bellagamba