MARCELLO IEZZI
Cronaca

Mangiavano a sbafo nei ristoranti: presi

Sono due 50enni, di Porto San Giorgio e Monte Urano. A Cupra uno degli ultimi tentativi, il proprietario ha chiamato i carabinieri

Avevano consumato un bel pranzo di pesce

Avevano consumato un bel pranzo di pesce

San Benedetto (Ascoli), 30 aprile 2024 – I due scrocconi che negli ultimi mesi hanno mangiato e bevuto a crepapelle nei ristoranti della Riviera delle palme, senza pagare il conto, sono stati identificati e denunciati a piede libero dai carabinieri della stazione di Cupra Marittima. Sono due fermani sui 50 anni, uno di Porto San Giorgio e l’altro di Monte Urano, che adesso devono rispondere di insolvenza fraudolenta. Uno degli ultimi lauti pranzi la coppia l’ha consumato in un noto ristorante di Cupra Marittima.

Hanno ordinato il meglio del pesce che la casa aveva a disposizione: diversi antipasti, un paio di degustazioni di primi piatti, arrosto e per finire scampi alla griglia, ma anche buoni vini.

"Al momento di pagare il conto sono venuti alla cassa. Uno di loro ha iniziato a rovistare in un sacchetto pieno di carte e alla fine ha detto che non trovava il portafoglio e che sarebbe ritornato a pagare – racconta il titolare del ristorante – ho capito subito di chi si trattava, perché avevo già sentito parlare e letto sul giornale che giravano due persone che mangiavano e non pagavano il conto. In quel momento avevo il ristorante pieno e non volevo far vedere che discutevo con un cliente e poiché erano entrambi alticci, ho evitato eventuali litigi. Il conto era di 120 euro scontato. Dopo che se ne sono andati ho chiamato i carabinieri che si sono messi sulle loro tracce. Mi pare d’aver capito che sul lungomare hanno trovato il documento di uno dei due e con quello sono risaliti a loro".

Adesso i due scrocconi hanno un nome e un volto, per cui gli investigatori che hanno in mano una decina di denunce, dovranno capire, attraverso i titolari degli altri locali se si tratta delle stesse persone che hanno mangiato senza pagare nei loro locali. In questo caso il reato diventerebbe di insolvenza fraudolenta continuata. La legge prevede fino a un paio di anni di carcere oppure 516 euro di multa nel caso di un singolo reato. Insomma la questione è ancora in piena evoluzione e viene seguita con una certa curiosità dai ristoratori che non hanno visto saldare il conto. Nei primi casi i due esibivano la denuncia fatta ai carabinieri per smarrimento di documenti e portafogli, poi, in seguito, hanno iniziato a dire soltanto che non avevano i soldi per pagare il conto e se la filavano.