REDAZIONE ASCOLI

La truffa delle schede telefoniche. Un 54enne al quarto processo

La truffa delle schede telefoniche. Un 54enne al quarto processo

Dopo tre assoluzioni è finito di nuovo sotto processo Gaetano Trigona un siciliano 54 enne residente a San Benedetto accusato di truffa per aver attivato schede telefoniche a titolari di attività commerciali che – secondo l’accusa – non ne sapevano nulla. Già nei tre precedenti processi l’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi, era accusato di aver messo in atto il medesimo meccanismo, ma il tribunale di Ascoli lo ha sempre assolto. Deve ora affrontare quest’ulteriore processo per altri tre casi avvenuti fra il 2017 e il 2018. Nel primo caso, risalente al 31 luglio 2017, quale agente di una società di Potenza Picena (ignara della presunta truffa) incaricato di procacciare contratti per l’attivazione di linee telefoniche, al fine di procurarsi un ingiusto profitto si sarebbe sostituito alla legale rappresentante di una società cooperativa di San Severino Marche sottoscrivendo a suo nome un contratto per l’attivazione di 13 sim telefoniche per conto della Tim. Secondo la Procura di Ascoli la donna non aveva invece chiesto alcuna attivazione di schede telefoniche. Il secondo caso risale all’11 dicembre 2018. In questa circostanza avrebbe sottoscritto a nome della titolare di una ditta di Ascoli (del tutto ignara) un contratto con la Tim che la legava al gestore telefonico per un periodo di 24 mesi; nel contratto si prevedeva per altro il pagamento di una penale in caso di rescissione anticipata. Il terzo caso è collocato fra settembre e ottobre 2018. A nome del titolare di una ditta di San Benedetto (senza che lui ne sapesse nulla) avrebbe attivato un sim card e 2 linee fisse, anche queste con Tim. Nel corso dell’ultima udienza è stata sentita la legale rappresentante della società di San Severino Marche. "Io avevo Tim, ma lui mi propose un contratto con Vodafone che io ho poi sottoscritto perché prometteva condizioni economiche migliori. Mi disse che era plurimandatario e che poteva offrirmi contratti con altri operatori, ma io volevo farlo con Vodafone e firmai quello, non con Tim. Mi sono poi arrivati pagamenti da Tim per numeri telefonici che non erano della società. Ho contattato Tim – ha aggiunto – e mi dissero che era attivo un contratto, di cui però io non sapevo nulla. Insomma, avevo sottoscritto un contratto con Vodafone, ma mi arrivavano fatture da Tim". A domanda dell’avvocato Angelozzi, la donna ha aggiunto che "con il contratto Vodafone non ci sono stati problemi".

Peppe Ercoli