
Dopo un inverno segnato da gravi episodi di violenza, culminati a marzo con l’omicidio di un giovane di 24 anni...
Dopo un inverno segnato da gravi episodi di violenza, culminati a marzo con l’omicidio di un giovane di 24 anni e preceduti dalla brutale aggressione a una poliziotta a San Benedetto, il segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia (Sap) di Ascoli Massimiliano d’Eramo lancia un appello deciso per una gestione più rigorosa della movida estiva. Un appello che chiama in causa i gestori dei locali di intrattenimento della provincia di Ascoli. "Accogliamo positivamente i rinforzi estivi e l’arrivo stabile di nuovi colleghi – dichiara d’Eramo – ma non bastano. Servono misure più incisive: troppo spesso la notte diventa teatro di violenze e disordini per l’assenza di buon senso e regole". D’Eramo sottolinea l’urgenza di regole chiare per gli esercizi commerciali, con un occhio in particolare alla costa, dove in estate si concentra la movida. "I locali non possono restare aperti fino alle 5 o 6 del mattino senza alcuna ordinanza sindacale. È inaccettabile. Pretendiamo chiusure rigorose e controlli senza eccezioni". Il Sap chiede inoltre il divieto di vendita di alcolici dopo l’1 nei giorni feriali e le 2 nei weekend, come già avviene in alcuni comuni abruzzesi. "Chi somministra alcolici a persone in evidente stato di alterazione deve essere sanzionato: la responsabilità dei gestori deve essere reale". Per il Sap gli operatori in divisa, che ogni giorno mettono a rischio la propria vita, hanno diritto a strumenti concreti e a politiche risolutive, non a promesse vaghe o misure inefficaci. "Siamo convinti – conclude il segretario d’Eramo – che la sicurezza e il benessere della collettività debbano essere una priorità per tutti: per chi ha giurato di difendere lo Stato e per chi, ricoprendo incarichi pubblici, ha il dovere di onorare la fiducia ricevuta dai cittadini".
P. Erc.