Soltanto il tampone effettuato in farmacia è valido per poter certificare il proprio stato di positività o di negatività, mentre non hanno alcun valore i tamponi fai da te, anche se sono ritenuti attendibili. Generalmente il servizio dei tamponi in farmacia viene effettuato in un locale specifico, con un accesso separato. Una volta effettuato il test, dopo qualche minuto al cliente viene comunicato l’esito sul telefonino cellulare. In caso di esito positivo, viene automaticamente inoltrata dalla farmacia al ministero la pratica, che ’blocca’ l’eventuale green pass. I positivi con terza dose di vaccino devono fare ritorno in farmacia dopo sette giorni, mentre chi ha solo due dosi deve aspettare dieci giorni, per ripetere il test e verificare se si è negativizzato. In caso di negatività, l’esito viene inoltrato al ministero, che, tramite l’Asur, invia un nuovo green pass al paziente con i termini di durata aggiornati e di conseguenza viene posticipata la terza dose per chi non l’ha ancora effettuata. Il sistema, però, in questi giorni è sovraccarico per cui può succedere che ci vogliano parecchi giorni per ricevere il nuovo green pass. Viene però immediatamente inviato un green pass temporaneo, che dura 48 ore, mentre si può fare richiesta alla farmacia stessa di ricevere un certificato cartaceo che attesti la negatività al Coronavirus. Chi avesse particolari esigenze di lavoro e ha urgenza di un nuovo green pass, può rivolgersi al proprio medico di base, presentando le certificazione dei test effettuati in farmacia.
CronacaLa validità dei vari test