Le scuse e la multa subito dopo

Solestà prese le distanze dal "gesto di un singolo che danneggia tutti"

Il sestiere di Porta Solestà non commenta la decisione della Questura di punire con il daspo il sestierante gialloblù, 19enne, che lo scorso primo agosto fu protagonista del lancio del fumogeno verso la gradinata nord, dove erano assiepati in prevalenza i sestieranti di Porta Romana. Si è trattato, comunque, di un gesto assolutamente condannabile, che lo stesso sestiere stigmatizzò subito dopo l’accaduto. In realtà, il lancio della fiaccola costò caro a Porta Solestà visto che, con una delibera adottata all’unanimità, datata 23 agosto, il consiglio degli anziani della Quintana decise di infliggere una multa di mille euro al sestiere. Il caposestiere Attilio Lattanzi, qualche giorno dopo, radunò l’intero comitato per poi presentare ricorso al magnifico messere, ovvero il sindaco Marco Fioravanti. "Sì, è vero – conferma Lattanzi –. In merito a questa multa abbiamo presentato il ricorso, ma ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Attendiamo i prossimi sviluppi della vicenda per capire come muoverci per tutelare al meglio l’immagine del nostro sestiere". La sera stessa del primo agosto, dopo la Quintana, il ragazzo autore del gesto si presentò al sestiere di Porta Romana per scusarsi con i rossoazzurri di ciò che aveva fatto. Scuse coraggiose e dunque apprezzabili, che però non sono servite ad evitargli il daspo. Nelle deduzioni inviate al consiglio degli anziani, subito dopo la multa, il sestiere di Porta Solestà si era dissociato e aveva preso le distanze dal gesto in quanto, come si legge nella nota "tale atto inficia i sacrifici ed il lavoro per organizzare al meglio le Quintane ed è inammissibile dal gesto di un singolo ci vada a rimettere l’immagine del sestiere".

Matteo Porfiri