Lega contro il Parco Marino: raccolta firme nei gazebo

Marinangeli: "Non possiamo permettere che le vongolare non peschino più".

Lega contro il Parco Marino:  raccolta firme nei gazebo

Lega contro il Parco Marino: raccolta firme nei gazebo

Parco marino del Piceno, continua la diatriba tra sostenitori e detrattori: da una parte la coalizione di destra organizza in riviera una raccolta firme per scongiurare l’istituzione dell’area protetta, dall’altra il comitato promotore porta avanti la campagna volta ad informare la cittadinanza sulle opportunità offerte da questa iniziativa. In mezzo resta l’amministrazione comunale, divisa fra le differenti anime che la compongono e decisa ad assumere una posizione solo dopo un ulteriore studio da parte dell’Ispra. Una scelta che per molti servirebbe solo a prendere altro tempo in assenza di uniformità in seno alla maggioranza. Intanto, la Lega ha messo in piedi il proprio gazebo con lo scopo di ottenere sottoscrizioni per contrastare l’istituzione del parco: ad oggi, l’iniziativa avrebbe portato, secondo gli organizzatori, alla raccolta di quasi 240 firme.

Tra i maggiori oppositori c’è il consigliere comunale Lorenzo Marinangeli: "In Italia abbiamo 20 parchi marini, ma sono stati istituiti in siti particolari, con specie marine da preservare – dichiara il salviniano - Nel nostro mare non possiamo permettere che le vongolare non peschino più. Già la pesca a strascico non si può fare entro le tre miglia, e si tratta di un lavoro che ha permesso lo sviluppo della nostra città. Abbiamo 57 unità di vongolare, che dovrebbero spostarsi a Porto San Giorgio, dove ce ne sono già altre 30. E oltre i vongolari bisogna tutelare il commerciante all’ingrosso, il dettagliante, i balneari: noi abbiamo ascoltato tutte le categorie e sono tutte contrarie a questa iniziativa. I settori che fondano la nostra economia non devono essere messi ulteriormente in crisi". La coalizione di destra inoltre ha richiesto un incontro in commissione per capire cosa voglia fare il vertice comunale. A Grottammare, intanto, prosegue il ciclo di seminari al villaggio dei pescatori, portato avanti dal comitato ‘pro’: il 21 maggio si parlerà di ‘Coniugare pesca e sostenibilità’, il 28 di ‘Una nuova economia costiera’, l’11 giugno di ‘Aree protette e turismo sostenibile’ e, infine, il 18 giugno di ‘Salute del mare e benessere psicofisico’. I promotori ricordano come in questi giorni sia uscito il primo bando con fondi Pnrr per il ripristino della biodiversità nelle aree protette, con uno stanziamento di 10 milioni di euro: "Si tratta solo di un esempio delle molte occasioni che il territorio e gli operatori economici potrebbero perdere, se non si deciderà di mettersi al lavoro senza strumentalizzazioni e isterismi".

Giuseppe Di Marco