Morte al luna park, richiesta di rito abbreviato

L’hanno presentata la proprietaria della giostra e sua figlia, che la sera della tragedia si occupava dell’accesso del pubblico alla sfera

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Si è svolta ieri davanti al giudice del tribunale di Ascoli Matteo Di Battista l’udienza preliminare riguardante la morte di Francesca Galazzo, la giovane mamma che il 14 luglio 2017 precipitò dalla giostra "Trottola Twist" al Luna park di San Benedetto. Giusto domani ricorrerà il quinto anniversario della tragedia che colpì tutta la comunità sambenedettese; Francesca verrà ricordata con una messa in suffragio alle ore 18,30 presso la chiesa Santissima Annunziata.

Dopo il supplemento d’inchiesta sollecitato dalla parte civile, la madre della ragazza, la Procura ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per l’accusa di omicidio colposo per Graziella Metastasio, proprietaria della giostra, e per sua figlia Sharon Vinotti che la sera del drammatico incidente curava l’accesso alla sfera. Entrambe difese dall’avvocato Valentino Mascetti, le due donne hanno ieri formalizzato la richiesta di essere processate con rito abbreviato; il giudice Di Battista si pronuncerà alla prossima udienza a novembre.

Nel frattempo nel procedimento entra quale responsabile civile la compagnia che assicurava la giostra dove avvenne la tragedia.

Per la stessa vicenda è già sotto processo Gaetano Orlandi, l’ingegnere 78enne di Montevarchi che deve rispondere di omicidio colposo.

Non è stato l’unico coinvolto nell’inchiesta della Procura ascolana che ha riguardato anche altre figure. In sede di udienza preliminare è stato infatti assolto Giovanni Fortuna (processato su sua richiesta con rito abbreviato) ed è stata emessa una sentenza di non doversi procedere per Luigi Carini, nel frattempo deceduto.

Nel processo è parte civile la madre della sfortunata ragazza, assistita dall’avvocato Enrico Sciarroni.

Hanno invece rinunciato ad essere presenti il padre e il fratello; intendono concentrarsi direttamente sulla causa civile riguardante il risarcimento danni per la grave perdita.

L’avvocato Sciarroni aveva chiesto un’ulteriore perizia, depositando diversi documenti.

Ed è alla luce di questa perizia che il sostituto procuratore Mara Flaiani ha individuato profili di responsabilità per Graziella Metastasio e la figlia Sharon Vinotti, che dovranno ora essere vagliati dal giudice Di Battista A giugno 2019 il giudice Giusti aveva archiviato l’inchiesta a carico di Graziella Metastasio, proprietaria dello Sling Shot, come anche le posizioni di Andrea Zarbinati, Fabio Martini, Alberto Fabbri, soci della ditta Technical Park, produttrice dell’attrazione adrenalinica.

Peppe Ercoli