MATTEO PORFIRI
Cronaca

Morto aggredito, Comunanza è sotto choc: “Sconvolti dall’omicidio”

Il 75enne Roberto Paradisi è deceduto dopo l’aggressione del 23 dicembre. In paese poca voglia di parlare, il sindaco: “Ci sentiamo confusi e tristi”

Il 40enne Claudio Funari è in carcere

Il 40enne Claudio Funari è in carcere

Comunanza (Ascoli), 30 dicembre 2024 – Dieci giorni fa il femminicidio di Emanuela Massicci, uccisa dal marito a Ripaberarda. Sabato, invece, la morte del 75enne Renzo Paradisi, massacrato di botte dall’ex compagno della figlia a Comunanza e deceduto dopo cinque giorni di agonia. È una fine d’anno tragica, per il Piceno, con il territorio che è davvero sotto choc per questo duplice avvenimento che ha sconvolto proprio tutti. A Comunanza, Paradisi era stato picchiato il 23 dicembre da Claudio Funari, che lo accusava di aver ostacolato il suo rapporto con la figlia. L’aggressore è in carcere, accusato di omicidio. Il 40enne aveva picchiato anche la moglie dell’anziano, che è ancora ricoverata in ospedale. A Comunanza c’è poca voglia di parlare. Funari, infatti, è molto conosciuto avendo una ditta di infissi insieme al fratello. Chi lo conosce lo descrive con una persona sempre molto tranquilla e nessuno riesce a comprendere come mai abbia attuato un comportamento del genere.

A rompere il silenzio è soltanto il sindaco, Domenico Sacconi. “Quello che è successo ha creato una lacerazione profonda nella nostra comunità, sconvolta da una notizia alla quale nessuno è in grado di dare una spiegazione o logica – spiega il primo cittadino –. Tutti noi ci sentiamo inermi, confusi e soprattutto tristi. Pena e rabbia sono i sentimenti che prevalgono in noi, ma anche la necessità di capire, di analizzare ciò che nella nostra comunità non sta funzionando, perché qualcosa sta sfuggendo. La necessità, quindi, di metterci tutti in discussione, recuperare. Lasciamo alla giustizia fare il proprio corso, noi dobbiamo adoperarci affinché la società del domani sia più sana. Profonderemo tutto il nostro impegno, per aiutare la comunità. Condivideremo i passaggi che dovremo fare con l’intera comunità, partendo dalle scuole, coinvolgendo le associazioni e soprattutto motivando le famiglie – conclude Sacconi –. Dobbiamo evitare di comportarci come giudici e porci in modo serio perché ciò che abbiamo vissuto non si ripeta”.

L’aggressore è in carcere a Marino del Tronto e la sua posizione si aggrava: ora l’artigiano è accusato di omicidio volontario aggravato, oltre di aver picchiato la moglie dell’anziano, ancora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Mazzoni, ma non in pericolo di vita. Il 40enne avrebbe anche tentato di appiccare il fuoco al capannone della famiglia Paradisi.