REDAZIONE ASCOLI

"Nei quartieri a nord della città serve un parcheggio scambiatore"

"Dopo l’abbattimento del Ballarin non si può perdere questa opportunità".

"Nei quartieri a nord della città serve un parcheggio scambiatore"

Una grande area di sosta moderna e sostenibile nei quartieri nord della città, collegata all’area verde in zona Ballarin: è quanto propone di fare Rigenera San Benedetto: il gruppo, già favorevole alla stesura di un piano del verde, avanza nuove critiche nei riguardi della riqualificazione prevista per l’ex stadio, auspicando che l’amministrazione decida di rivedere il ‘fronte del porto’ nel suo complesso, anziché procedere per interventi singoli. Dopo l’abbattimento del Ballarin, scrivono Gian Luigi Pepa e Daniele Paolini, "non si può perdere l’opportunità di realizzare un parcheggio scambiatore lineare all’intero centro cittadino, ombreggiato da un nuovo vero polmone verde che si estenda verso nord, attraversando l’antico Ballarin e ricollegandosi con le pinete presenti al confine con il territorio di Grottammare".

Continuano i referenti del gruppo: "Ora che la ‘Fossa dei Leoni’ non c’è più è giunto il momento di trasformare questa perdita in una grande opportunità per ridisegnare l’intero waterfront, dando l’avvio ad un concreto e razionale processo di rigenerazione urbana. Da anni assistiamo a tentativi di superare questa impasse decisionale, ma mai con risultati concreti". Per Rigenera San Benedetto, l’iniziativa di restyling che fa perno sull’idea progettuale del professor Canali non andrebbe nella direzione giusta. "Temiamo – affermano Pepa e Paolini – che si tratti soltanto di un’operazione che difficilmente porterebbe ad una concreta rigenerazione del comparto urbanistico. La scelta amministrativa di concentrare l’azione progettuale soltanto all’interno dell’ex Fossa dei Leoni, senza propendere invece per alcuna modifica della viabilità, nessun incremento di verde, servizi e parcheggi, non sembra soddisfare i bisogni di quella zona della città. Il fatto poi che all’interno dell’ex campo da gioco, compaiano manufatti da destinare a un improbabile museo della Sambenedettese calcio, collegati da un intreccio di misteriosi percorsi, di sentieri tracciati, ci sembra un’operazione che non limita affatto il consumo di suolo". Tale iniziativa, secondo questo punto di vista, "limiterebbe la possibilità di realizzare una ‘mobilità integrata’ con un numero adeguato di parcheggi coperti da ombrosi pini, in collegamento con la Ciclovia Adriatica". Infine, la stoccata sulla spesa generale per l’operazione Ballarin: "Ci chiediamo – concludono – se per tutta l’operazione in questione sia stata valutata la sostenibilità dei costi di realizzazione".

Giuseppe Di Marco