Nuova nomina per Grinta Ast, due poltrone da gestire Arriva il commissario di Fermo

Via Carignani, missione impossibile per il vertice dell’ex Area Vasta 4 alle prese con criticità economiche e di personale: e pensare che i sindacati avevano chiesto un punto di riferimento.

Nuova nomina per Grinta  Ast, due poltrone da gestire  Arriva il commissario di Fermo

Nuova nomina per Grinta Ast, due poltrone da gestire Arriva il commissario di Fermo

Due poltrone, nemmeno troppo comode, per una persona sola. È la sfida ambiziosa e complessa che si presenta a Roberto Grinta, già commissario straordinario dell’azienda territoriale di Fermo, da ieri alla guida anche dell’azienda ascolana. Proprio nei giorni in cui le organizzazioni sindacali di entrambe le città chiedono di arrivare al più presto alla nomina dei direttori generali delle nuove realtà sanitarie territoriali, arriva la decisione di mandare Grinta anche ad Ascoli, nonostante la mole di lavoro importante a Fermo. Il tutto fino, salvo contrordine, la fine di maggio, per consentire di espletare le procedure di concorso nella nomina del direttore. E pensare che proprio a Fermo nei giorni scorsi l’assessore Saltamartini aveva assicurato che la nomina definitiva sarebbe arrivata al massimo per la metà di maggio, rispondendo anche alle sollecitazioni dei sindaci che spiegavano come un commissario straordinario non potesse prendere decisioni a lungo termine. Un appello che hanno fatto proprio anche Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl salute, nel corso del doppio incontro organizzato dalla Regione con il quale, prima ad Ascoli e poi a San Benedetto, il presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli, e l’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini, hanno illustrato ai sindaci del Piceno la bozza del nuovo Piano socio sanitario. "Abbiamo l’auspicio, hanno sottolineato i sindacati, che quanto prima cessi questo periodo transitorio con la nomina del direttore generale con cui concordare una seria e corretta programmazione degli atti da adottare finalizzati al riconoscimento dei diritti dei dipendenti. La mobilitazione permane". Facile immaginare che la mobilitazione proseguirà a lungo, per quanto bravo, deciso e preparato, Grinta resta di fronte a due aziende sanitarie complesse, quella di Fermo fortemente sotto dimensionata e con un solo ospedale attualmente attivo, quella di Ascoli altrettanto complicata con tante strutture sul territorio e i lavoratori scontenti a chiedere giusti salari e tempi di lavoro accettabili. Si vedrà nelle prossime settimane come Grinta riuscirà a far fronte, ancora per un mese un mezzo, alla sfida del secolo, quella di guidare la riorganizzazione di due aziende sanitarie, nel mezzo di una riforma in arrivo per l’estate, una rivoluzione che però fa i conti con una scarsità di risorse, umane e finanziarie, con in mezzo la vita delle persone e di chi cerca risposte per il sacrosanto diritto alla salute.

Angelica Malvatani